Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Il dito del Santo sul sagrato l’invocazione per l’epidemia
Si è affacciato sul sagrato della Basilica del Santo ieri dopo la messa delle 18, il rettore Oliviero Svanera, restando sull’uscio. Nonostante le imposizioni della quarantena (cinque frati sono positivi al Covid-19) i religiosi hanno voluto far sentire la loro vicinanza alla comunità. Con la statua di sant’antonio alle spalle, padre Svanera ha alzato la reliquia del dito del santo al cielo, un’invocazione per chiedere aiuto nella lotta all’epidemia. «Così faremo ogni martedì fino a che non sarà finito tutto – ha detto padre Svanera – La basilica è aperta ma in pochi si fermano, in ottemperanza alle restrizioni. Riceviamo telefonate di persone che chiedono preghiere». Nel fine settimana i 52 frati saranno sottoposti al tampone di controllo e se risulterà negativo potranno tornare nella loro amata basilica. «Poteva essere un’ecatombe, molti di noi sono anziani – ricorda padre Svanera – Invece il virus ha colpito i più forti, quasi tutti asintomatici. Questo deve essere il segno che Antonio ci è vicino come è vicino a tutti». Da parte sua, la Diocesi ha deciso, in previsione di una ormai certa proroga delle restrizioni, di continuare con le messe online anche a Pasqua. Alle 12 della domenica pasquale tutte le chiese sono invitate a suonare le campane per dieci minuti. (si.mo.)