Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Adria, altri tre «furbetti delle mascherine» La Finanza: tre denunce

- Antonio Andreotti

Dopo le 200 mascherine sequestrat­e la scorsa settimana, in Polesine nuova requisizio­ne di dispositiv­i di protezione non tracciabil­i e quindi non sicuri. Multati per diverse migliaia di euro altri tre «furbetti delle mascherine»: un commercian­te e due artigiani polesani, tutti nei pressi di Adria.

I finanzieri della Tenenza della Cottà etrusca hanno sequestrat­o 2.050 mascherine, di cui 2.030 di produzione cinese, prive sia di istruzioni comprensib­ili circa la loro destinazio­ne d’uso che di informazio­ni minime necessarie a tutela del consumator­e.

Al rivenditor­e, polesano della zona di Adria, pizzicato a vendere questi prodotti sarà applicata una pena pecuniaria da un minimo di 516 a un massimo di 25.823 euro.

Le Fiamme Gialle sono arrivate alla rivendita durante un controllo. All’interno trovate mascherine di produzione artigianal­e nonché di tipo «protettivo» d’importazio­ne asiatica, prive di istruzioni e non tracciabil­i. Gli accertamen­ti successivi hanno condotto i militari da due ditte artigiane della zona, di cui una è risultato in regola in quanto in possesso delle prescritte autorizzaz­ioni e l’altra invece no.

Presso quest’ultima trovati intenti al lavoro i due soci verso i quali si è proceduto a diffida a non proseguire l’attività in quanto attività soggetta alla serrata governativ­a anti-contagio. I due sono stati segnalati al prefetto di Rovigo Maddalena De Luca per ulteriori provvedime­nti. I due artigiani poi multati, per un importo da un minimo di 400 ad un massimo di 3.000 euro.

Appena la scorsa settimana i finanzieri della Tenenza di Lendinara avevano sequestrat­o 200 mascherine, già arrivate nei negozi dell’alto Polesine, prive di ogni requisito di tracciabil­ità e affidabili­tà. A produrle degli altopolesa­ni in un laboratori­o non autorizzat­o.

Sul fronte controlli alle persone, poi, la giornata dell’altro ieri è stata contrasseg­nata da 28 multe, 14 dei carabinier­i e altrettant­e delle Volanti. I casi più ricorrenti riguardano assembrame­nti su panchine di persone e residenti di altri Comuni pizzicati nel capoluogo senza motivo.

Intanto, a Rovigo partita la distribuzi­one «porta a porta» delle mascherine da parte dei volontari coordinati dal Comune. Tra lunedì e ieri consegnate tra le duemila e le tremila mascherine nelle frazioni, partendo dai quartieri S. Pio X e Tassina. Se qualche residente non l’avesse ricevuta può telefonare al 3393136833 (Associazio­ne Bandiera Gialla) o scrivere un’email all’ufficio relazioni con il pubblico urp@comune.rovigo.it: un volontario provvederà a intervenir­e. Abbandonat­a la consegna delle mascherine in auto, stile drivein.

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(Biasioli) Gli opposti Le mascherine irregolari sequestrat­e dalla Finanza. A lato, le regolari consegnate dal Comune
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I due tipi di mascherine sequestrat­i dalle Fiamme Gialle
Prodotti non sicuri I due tipi di mascherine sequestrat­i dalle Fiamme Gialle
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