Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Dividendi, stop per Intesa e Bpm ricadute sulle fondazioni bancarie
Come era stato previsto, dopo Unicredit anche Intesa Sanpaolo e Banco Bpm recepiscono le raccomandazioni della Banca centrale europea e scelgono di congelare la distribuzione dei dividendi maturati con l’utile di esercizio 2019. Relativamente all’istituto lombardo veneto, il Cda non esclude di poter valutare se, dopo il 1 ottobre o comunque in seguito a nuove direttive della Bce, e «dopo aver accertato che sono venute meno le incertezze causate dall’epidemia da Covid-19, riservandosi la possibilità di convocare una nuova assemblea degli azionisti», sarà possibile staccare le cedole le quali, tutte insieme, valgono circa 121 milioni di euro. Si tratta di assegni che erano particolarmente attesi dai soci dell’ex Banco popolare di Verona, sotto questo profilo a bocca asciutta ormai da quattro anni. Le ricadute regionali della scelta di Intesa toccano invece le fondazioni bancarie. Fondazione Cariparo, ad esempio, contava di poter riscuotere dividendi per 64 milioni di euro. La Fondazione ritiene in ogni caso condivisibile ed opportuna la scelta compiuta del gruppo bancario, sostenendo anche di poter confermare le erogazioni grazie alla sufficiente dotazione del fondo di stabilizzazione per il prossimo anno. Per l’emergenza Coronavirus, inoltre, Cariparo ha già reso disponibili 10,5 milioni. La sospensione dei dividendi di Unicredit, infine, priva Fondazione Cariverona di circa 25 milioni e di un milione la trevigiana Cassamarca. (g.f.)