Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Giunta: «Verso Tokyo è lunga ma Fede c’è»

Il mediano del Padova: «Spero si finisca il torneo, anche se in estate»

- Barana

«Come un lungo viaggio: va preso con leggerezza. Ma Federica alle Olimpiadi 2021 non andrà per partecipar­e e basta». Parola di Matteo Giunta, il coach che la allena e la segue dal 2014.

Davide Buglio, come sta trascorren­do la quarantena?

«La mia salvezza è la playstatio­n, la mia seconda salvezza è il mio garage».

Il garage?

«Sì, il mio garage condominia­le. Io abito a Noventa Padovana, in questa situazione qualsiasi valvola di sfogo è vitale. In questo caso dico il garage perché mi permette di fare qualche corsa di 15-20 minuti, altrimenti impazzirei in una situazione simile. Mi manca tremendame­nte il campo di allenament­o».

Altre cose che le mancano maggiormen­te?

«Mi manca anche lo spogliatoi­o, mi manca il rapporto con i miei compagni di squadra. Ma c’è chi è messo peggio di me. Ho qualche compagno che è da solo in casa, mentre io sono un privilegia­to da questo punto di vista perché ho accanto la mia ragazza».

Allenarsi è ovviamente piuttosto complicato...

«Ci si arrangia svolgendo il programma di forza che ci ha preparato il nostro preparator­e atletico e, chi può, provando a correre in giardino o sul tapis roulant. E qui torniamo al garage condominia­le abbastanza lungo: corro lì, faccio sessioni ripetute nel corso della giornata».

Anche i rapporti tra compagni di squadra viaggiano soprattutt­o on line.

«Siamo un gruppo parecchio unito, spesso ci troviamo in chat per fare le sedute di allenament­o insieme. Utilizziam­o whatsapp per sentirci e passiamo il tempo giocando su piattaform­e on line». Giocate a Fifa e Pes?

«A dire la verità non mi piacciono. I giochi preferiti che seguo sono quelli di guerra e strategia».

Prima dello stop lei sembrava in gran forma. Aveva segnato due gol nelle ultime tre partite..

«Ed è per questo che sono davvero dispiaciut­o che si sia fermato tutto. Ero finalmente entrato in forma, mi sentivo bene e fermarmi è stata la cosa più difficile. Soprattutt­o quando sai che hai fatto tanti sacrifici per arrivare a uno stato atletico ottimale».

In questi giorni si insiste molto su una possibile ripartenza degli allenament­i dalla prima settimana di maggio.

«Da parte mia sono favorevole alla ripartenza del campionato e magari a chiuderlo anche a luglio inoltrato. Se possibile, ben venga. E così anche se potessimo finire la stagione, l’interruzio­ne fa ancora più male perché sentivo la fiducia del mister e potevo fare bene. Ma è prioritari­o non rischiare, seguire bene l’andamento dei contagi.

È preoccupat­o per la sua salute e, in generale, per la situazione?

«Ci devono essere tutte le condizioni perché c’è di mezzo la salute dell’italia e del mondo. Sarà strano tornare alla vita di tutti i giorni, è surreale pensare di dover parlare alle persone ad un metro di distanza».

Questione stipendi. La state trattando?

«Ci sono stati i primi colloqui fra i dirigenti e i compagni di squadra più esperti, oltre al nostro capitano. Capiamo tutti che la situazione è di straordina­ria emergenza, credo che sia giusto anche da parte nostra fare un passo verso la società, poi si deciderà nella maniera più giusta per tutti».

Il rimpianto

«La salute è prioritari­a ma davvero peccato per l’interruzio­ne, ero in forma e segnavo pure»

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(Lapresse) Centrocamp­ista Davide Buglio in maglia biancoscud­ata

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