Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Case di riposo, restano «solo» 90 positivi
Covid, anche le residenze per anziani verso la normalità. Ieri tre decessi in provincia
Lentamente le case di riposo stanno uscendo dalla tempesta ma di Covid si continua a morire. Nelle strutture per anziani restano ancora 90 positivi, la maggior parte concentrata in quattro residenze: Camposampiero, Cittadella, Galzignano e Bovolenta. Alla Scarmignan di Merlara, uno dei primi focolai e una delle strutture più martoriate con trenta morti su settanta anziani, rimangono solo 3 ospiti ancora contagiati. In questi mesi di emergenza i lutti nelle Rsa sono stati 142 (2,5% degli ospiti) in una provincia che complessivamente ha contato 271 morti, quindi oltre la metà. L’ultima è stata Santa Sguotti, vedova di 93 anni originaria di Conselve, che viveva alla Sereni Orizzonti di Bovolenta. «L’obiettivo adesso è implementare il ruolo dei medici coordinatori – spiega Paolo Fortuna, direttore dei servizi socio sanitari dell’usl 6 – in modo da avere una costante comunicazione con le varie sedi. Stiamo stilando anche le regole dei centri diurni per disabili e per pazienti con malattie mentali».
La seconda parte della Fase 2 negli ospedali deve essere all’insegna della cautela, sostengono il direttore generale dell’usl Domenico Scibetta e il collega dello Iov Giorgio Roberti. «L’indice di basso rischio è dovuto alle misure messe in atto – sottolinea il primo –. Nel Padovano sono stati eseguiti 143 mila tamponi da inizio emergenza, di cui 9600 nelle case di riposo». Le attività negli ospedali della provincia stanno riprendendo: nell’ultima settimana sono stati visitati ottomila pazienti negli ospedali della provincia e ogni giorno arrivano settemila telefonate per prenotare le visite ambulatoriali. «Sono state riattivate le commissioni patenti e invalidi. Da una settimana è ripartita l’attività oncologica a Schiavonia e ogni giorno seguiamo in media 50 persone – fa notare la direttrice sanitaria Patrizia Benini –. Nei prossimi giorni riapriremo anche il pronto soccorso e cardiologia». Allo Iov, invece, da oggi tornano i volontari (sostituiti temporaneamente dalla Croce Rossa) che aiuteranno i pazienti a effettuare l’accesso alla struttura: tra Schiavonia, Padova e Castelfranco quotidianamente vengono visitate 1.100 persone tra oncologie (450), radioterapie (170) e radiologie (170).
Per quanto riguarda il bollettino quotidiano sull’epidemia, ieri si sono registrati tre decessi. Gli attualmente positivi restano 301 (+1 nelle ultime 24 ore) coi contagiati dal 21 febbraio saliti a 3915, di cui 3343 negativizzati o guariti. I degenti positivi in ospedale rimangono 39, di cui solo 4 in terapia intensiva. Sabato, peraltro, di Covid è morto anche Gianfranco Fornasiero, ex vice sindaco di Este, noto esponente della politica nella Bassa.