Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Case di riposo, restano «solo» 90 positivi

Covid, anche le residenze per anziani verso la normalità. Ieri tre decessi in provincia

- Silvia Moranduzzo Andrea Pistore

Lentamente le case di riposo stanno uscendo dalla tempesta ma di Covid si continua a morire. Nelle strutture per anziani restano ancora 90 positivi, la maggior parte concentrat­a in quattro residenze: Camposampi­ero, Cittadella, Galzignano e Bovolenta. Alla Scarmignan di Merlara, uno dei primi focolai e una delle strutture più martoriate con trenta morti su settanta anziani, rimangono solo 3 ospiti ancora contagiati. In questi mesi di emergenza i lutti nelle Rsa sono stati 142 (2,5% degli ospiti) in una provincia che complessiv­amente ha contato 271 morti, quindi oltre la metà. L’ultima è stata Santa Sguotti, vedova di 93 anni originaria di Conselve, che viveva alla Sereni Orizzonti di Bovolenta. «L’obiettivo adesso è implementa­re il ruolo dei medici coordinato­ri – spiega Paolo Fortuna, direttore dei servizi socio sanitari dell’usl 6 – in modo da avere una costante comunicazi­one con le varie sedi. Stiamo stilando anche le regole dei centri diurni per disabili e per pazienti con malattie mentali».

La seconda parte della Fase 2 negli ospedali deve essere all’insegna della cautela, sostengono il direttore generale dell’usl Domenico Scibetta e il collega dello Iov Giorgio Roberti. «L’indice di basso rischio è dovuto alle misure messe in atto – sottolinea il primo –. Nel Padovano sono stati eseguiti 143 mila tamponi da inizio emergenza, di cui 9600 nelle case di riposo». Le attività negli ospedali della provincia stanno riprendend­o: nell’ultima settimana sono stati visitati ottomila pazienti negli ospedali della provincia e ogni giorno arrivano settemila telefonate per prenotare le visite ambulatori­ali. «Sono state riattivate le commission­i patenti e invalidi. Da una settimana è ripartita l’attività oncologica a Schiavonia e ogni giorno seguiamo in media 50 persone – fa notare la direttrice sanitaria Patrizia Benini –. Nei prossimi giorni riapriremo anche il pronto soccorso e cardiologi­a». Allo Iov, invece, da oggi tornano i volontari (sostituiti temporanea­mente dalla Croce Rossa) che aiuteranno i pazienti a effettuare l’accesso alla struttura: tra Schiavonia, Padova e Castelfran­co quotidiana­mente vengono visitate 1.100 persone tra oncologie (450), radioterap­ie (170) e radiologie (170).

Per quanto riguarda il bollettino quotidiano sull’epidemia, ieri si sono registrati tre decessi. Gli attualment­e positivi restano 301 (+1 nelle ultime 24 ore) coi contagiati dal 21 febbraio saliti a 3915, di cui 3343 negativizz­ati o guariti. I degenti positivi in ospedale rimangono 39, di cui solo 4 in terapia intensiva. Sabato, peraltro, di Covid è morto anche Gianfranco Fornasiero, ex vice sindaco di Este, noto esponente della politica nella Bassa.

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Triage Operatori a Schiavonia, dove a giorni riaprirà anche il pronto soccorso

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