Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Pressioni sull’appalto del centro congressi l’ex maresciallo Cappadona di fronte al pm
L’interrogatorio di Franco Cappadona è fissato per domani. Davanti al pm Silvia Golin, l’ex maresciallo, ex capo della squadra di polizia giudiziaria della procura e pluri-condannato per reati contro la pubblica amministrazione e rivelazione di segreti d’ufficio, deve rispondere di concussione (gli è stata notificata la chiusura dell’indagine). Per l’accusa, Cappadona, con richieste, pressioni e in modo perentorio, nel 2013 si era rivolto a due membri della commissione aggiudicatrice della gara per il centro congressi di Padova al fine di far vincere un suo amico imprenditore, Alessandro Lunardi, titolare della Sielv Bilfinger di Fossò. Le presunte vittime delle pressioni sono l’ingegner Tiziano Pinato, all’epoca dirigente del Genio Civile, e Giuseppe Olivi, allora direttore amministrativo di
Arpav. La circostanza è emersa nel corso del primo processo a Cappadona, sulla tentata concussione e tentata corruzione dell’ex capo dell’arpav Andrea Drago (per cui ha preso 4 anni passati in giudicato). In aula fu proprio Pinato a riferire di aver ricevuto pressioni sull’appalto per il centro congressi. Gli atti finirono in procura e partì una nuova indagine. Pinato e Olivi sono stati risentiti di recente, Pinato ha confermato di aver sempre avuto timore di Cappadona e di temere ritorsioni se non avesse eseguito gli ordini, Olivi ha difeso la propria autonomia, ammettendo però di aver sempre trattato il maresciallo quasi come un superiore. L’appalto del centro congressi è stato assegnato alla Vittadello, con Sielv seconda. Nessuno della commissione, ha parlato di pressioni. Solo Pinato e Olivi. (r.pol.)