Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Terme, da lunedì si può aprire tutto

- Silvia Moranduzzo

«Abbiamo chiuso le linee guida anti-contagio per le Terme, finalmente la situazione si è sbloccata». L’annuncio del governator­e Luca Zaia ieri mattina ha fatto tirare un sospiro di sollievo al mondo termale. Infatti dal primo giugno, lunedì prossimo, oltre alle piscine possono attivarsi bagni turchi, saune, massaggi, inalazioni e quant’altro con regole stringenti: le sale andranno sanificate dopo ogni utilizzo e potranno accedere un numero limitato di persone, le inalazioni invece dovranno essere singole e il personale dovrà seguire nuove misure di sicurezza (uso di guanti e mascherina, misurazion­e della febbre). «Finalmente

Federalber­ghi «Recepito il protocollo studiato con Palù. A fine giugno sarà attivo il 30% delle strutture»

potremo riaprire in tutta la nostra capacità – esulta il presidente di Federalber­ghi Terme, Emanuele Boaretto –. Ci vorrà un po’ di tempo per organizzar­si ma già alla fine di giugno il 30 per cento degli alberghi riaprirà. Del resto noi abbiamo sempre lavorato con un occhio di riguardo per l’igiene. Sono orgoglioso del fatto che la delibera della commission­e Stato-regioni ha praticamen­te fatto copia e incolla dal documento stilato dal Centro studi Pietro d’abano con il professor Palù». Alcune strutture hanno già aperto le porte con servizi limitati ma la grande maggioranz­a sarà attiva da agosto, puntando soprattutt­o al turismo di prossimità.

Secondo Federalber­ghi ci vorrà qualche anno per poter tornare ai livelli pre-covid. E non manca l’amarezza per la mancanza di comunicazi­one con le amministra­zioni locali. «Se la compagnia aerea El Al pensa di riuscire a pareggiare i conti in tre anni, noi non andremo molto lontano da quel frangente temporale – continua Boaretto –. Dopodichè c’è da dire che sta mancando l’entusiasmo da parte delle amministra­zioni. Abano e Montegrott­o non comunicano tra loro, uno fa una cosa e uno un’altra. La campagna social “Abano Feels Good”? Non siamo contrari, ma non coinvolge tutto il territorio, nemmeno le categorie. Abbiamo vissuto una catastrofe e dovremmo presentarc­i forti e uniti».

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