Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Transazione debiti piscine «In vista 4 milioni di euro»
Annuncio del sindaco. «Serviranno ad avere una città più sostenibile»
L’omologa del concordato fallimentare sul maxidebito delle piscine libererà fondi per 4 milioni di euro che andranno a opere di mobilità anche lenta, adeguamento sismico ed energetico degli edifici comunali, ampliamento dei parchi pubblici.
Una prospettiva indicata dal sindaco Edoardo Gaffeo nel consiglio comunale che, lunedì sera, ha approvato la rinegoziazione di 71 contratti di mutuo con Cassa depositi e prestiti (Cdp) con scadenza successiva al 2026 che, posticipata al 2043 per un valore complessivo di 6 milioni e 625mila euro, libererà 612.000 euro per il 2020 e integrazioni di liquidità garantite fino 2028 per contrastare gli effetti della pandemia.
Gaffeo ha citato il valore dell’operazione-polo natatoviale rio tra le voci che concorreranno a mantenere il bilancio in pareggio, nonostante minori entrate e maggiori spese dovute all’emergenza sanitaria.
«Non è ancora possibile avere certezza dei tempi esatti di omologazione della proposta di concordato — ha spiegato il sindaco — ma con un certo grado di precisione possiamo contare sulla rinnovata disponibilità di fondi per 4 milioni di euro, oggi congelati in riserva-rischi, già dal prossimo bilancio».
In ballo per il Comune quasi 8 milioni di euro, di cui 6,3 richiesti da Banca Bper (Popolare Emilia Romagna) in surroga al mutuo contratto dalla fallita «Veneto Nuoto» (esecutrice del «progetto di finanza» per l’impianto) e 1,4 del «lodo Baldetti», stabilito per la ritardata consegna ai privati dei terreni delle vecchie piscine in Porta Adige.
Tornando all’emergenza coronavirus, le minori entrate stimate per la flessione del gettito e i mancati incassi da tariffa (si pensi, per esempio, alle esenzioni per parcheggi e occupazione suolo pubblico) sono attorno ai 2 milioni di euro. «Cifra solo in parte coperta dall’avanzo di bilancio 2019 — prosegue Gaffeo — e coperte dal Decreto Rilancio per 783.000 euro. Una stima ulteriore, dato che il governo non ha ancora comunicato il riparto».
Le opposizioni, poi astenutesi, hanno contestato la rinegoziazione dei mutui, sostenendo si rischi d’indebitare le generazioni future per rispondere all’emergenza odierna. Gaffeo ha difeso l’operazione («Risorse per dare risposta alle persone e alle attività più svantaggiate, anche su imposte e servizi»), presentata come contabilmente neutra.
Da sinistra Vanni Borsetto contesta le minoranze. «Starsene alla finestra, puntando il dito, sperando che la giunta Gaffeo inciampi nel pieno di una crisi pandemica che attanaglia centinaia di famiglie — ha scritto — è un atto di grave irresponsabilità politica».
Le opposizioni contestano l’assenza di coinvolgimento da parte della maggioranza e affermano la propria volontà propositiva. Michele Aretusini lancia una proposta per il differimento dell’imu. «Un tangibile, seppur provvisorio sostegno — dice il capogruppo della Lega — a chi, persona fisica o esercente di attività economica, sta registrando difficoltà economiche a causa dell’emergenza-virus».