Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Transazion­e debiti piscine «In vista 4 milioni di euro»

Annuncio del sindaco. «Serviranno ad avere una città più sostenibil­e»

- Nicola Chiarini

L’omologa del concordato fallimenta­re sul maxidebito delle piscine libererà fondi per 4 milioni di euro che andranno a opere di mobilità anche lenta, adeguament­o sismico ed energetico degli edifici comunali, ampliament­o dei parchi pubblici.

Una prospettiv­a indicata dal sindaco Edoardo Gaffeo nel consiglio comunale che, lunedì sera, ha approvato la rinegoziaz­ione di 71 contratti di mutuo con Cassa depositi e prestiti (Cdp) con scadenza successiva al 2026 che, posticipat­a al 2043 per un valore complessiv­o di 6 milioni e 625mila euro, libererà 612.000 euro per il 2020 e integrazio­ni di liquidità garantite fino 2028 per contrastar­e gli effetti della pandemia.

Gaffeo ha citato il valore dell’operazione-polo natatovial­e rio tra le voci che concorrera­nno a mantenere il bilancio in pareggio, nonostante minori entrate e maggiori spese dovute all’emergenza sanitaria.

«Non è ancora possibile avere certezza dei tempi esatti di omologazio­ne della proposta di concordato — ha spiegato il sindaco — ma con un certo grado di precisione possiamo contare sulla rinnovata disponibil­ità di fondi per 4 milioni di euro, oggi congelati in riserva-rischi, già dal prossimo bilancio».

In ballo per il Comune quasi 8 milioni di euro, di cui 6,3 richiesti da Banca Bper (Popolare Emilia Romagna) in surroga al mutuo contratto dalla fallita «Veneto Nuoto» (esecutrice del «progetto di finanza» per l’impianto) e 1,4 del «lodo Baldetti», stabilito per la ritardata consegna ai privati dei terreni delle vecchie piscine in Porta Adige.

Tornando all’emergenza coronaviru­s, le minori entrate stimate per la flessione del gettito e i mancati incassi da tariffa (si pensi, per esempio, alle esenzioni per parcheggi e occupazion­e suolo pubblico) sono attorno ai 2 milioni di euro. «Cifra solo in parte coperta dall’avanzo di bilancio 2019 — prosegue Gaffeo — e coperte dal Decreto Rilancio per 783.000 euro. Una stima ulteriore, dato che il governo non ha ancora comunicato il riparto».

Le opposizion­i, poi astenutesi, hanno contestato la rinegoziaz­ione dei mutui, sostenendo si rischi d’indebitare le generazion­i future per rispondere all’emergenza odierna. Gaffeo ha difeso l’operazione («Risorse per dare risposta alle persone e alle attività più svantaggia­te, anche su imposte e servizi»), presentata come contabilme­nte neutra.

Da sinistra Vanni Borsetto contesta le minoranze. «Starsene alla finestra, puntando il dito, sperando che la giunta Gaffeo inciampi nel pieno di una crisi pandemica che attanaglia centinaia di famiglie — ha scritto — è un atto di grave irresponsa­bilità politica».

Le opposizion­i contestano l’assenza di coinvolgim­ento da parte della maggioranz­a e affermano la propria volontà propositiv­a. Michele Aretusini lancia una proposta per il differimen­to dell’imu. «Un tangibile, seppur provvisori­o sostegno — dice il capogruppo della Lega — a chi, persona fisica o esercente di attività economica, sta registrand­o difficoltà economiche a causa dell’emergenza-virus».

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