Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Migranti in arrivo a Loreo Il prefetto: «Tutto regolare»
Ma Amidei ribadisce: danneggiano il mio agriturismo
Non c’è discrezionalità, dal 5 giugno il residence «Piccola Venezia» di Loreo tornerà a ospitare 50 persone richiedenti asilo. Parola del prefetto Maddalena De Luca (nella foto) che ha richiamato le disposizioni di legge, evitando polemiche con l’ex senatore Bartolomeo Amidei, sul piede di guerra perché il complesso confina col suo agriturismo.
«I decreti Minniti e Salvini hanno stabilito si proceda esclusivamente per bandi di gara — sottolinea De Luca — La cooperativa che ha proposto lo spazio di Loreo è stata la sola a partecipare alla selezione per una struttura collettiva da 50 persone per 12 mesi. La norma va applicata e non possiamo derogare né io, né il sindaco». Quest’ultimo, Moreno
Gasparini, ha partecipato al Tavolo per l’ordine e la sicurezza e, alla vigilia, aveva assicurato che avrebbe espresso il proprio no. «Nessun disappunto, ma perplessità, rispetto alle quali ha avuto risposta — riprende il prefetto — Una convivenza ordinata e civile è interesse di tutti».
Secondo i dati della Prefettura circa 200 i richiedenti asilo ospitati in Polesine, crollati d al picco di oltre 800 nell’autunno 2017. Sono ripartiti tra il capoluogo, Arquà Polesine, San Martino di Venezze e Bagnolo Po. Da quest’ultima località arriverà parte degli ospiti a Loreo, i restanti da Ariano Polesine e Canaro dove chiuderanno le strutture.
«Non ci sono nuove assegnazioni in programma e parliamo di persone prossime al termine del percorso d’integrazione o rimpatrio» chiude De Luca.
Ma Amidei protesta, sebbene il suo agriturismo abbia già convissuto tra il 2015 e il 2018 con i richiedenti asilo, fino a 72 persone.
«Non va bene a me, ma nemmeno ai migranti ghettizzati: l’accoglienza diffusa è la chiave — sostiene l’esponente di FD’I — Non vorrei si volesse colpirmi come persona, perché non sono del Pd o dei 5 Stelle. Ho già subito danni nel triennio di convivenza, ora dopo il virus rischio il ko».
Il punto Richiedenti asilo, provincia con solo 200 tra capoluogo Arquà, San Martino e Bagnolo