Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Il sindaco silenzia la musica, scoppia la protesta
Monselice, bizzarro regolamento in Comune. Divieti anche su biancheria e bici
Domenica pomeriggio un fiume in piena di musicisti della Bassa Padovana travolgerà i social con l’hashtag #lasciatecisuonare, un’iniziativa che si muove contro la sindaca di Monselice, Giorgia Bedin, che ha fatto passare in Consiglio un regolamento comunale con una nuova bizzarra regola: vietato suonare, anche in casa propria, strumenti musicali al di fuori dei giorni feriali, «escluso il sabato pomeriggio», un modo complicato per dire che al sabato pomeriggio non si fanno rumori. Chi sgarra paga una multa di 75 euro. E la domenica? Non è chiaro se di domenica si possa suonare in libertà, di qui la protesta social del prossimo 7 giugno. Nella lista di quelli che si sono infuriati ci sono maestri e studenti di musica e tutti gli appassionati che magari solo nel weekend possono godere di un po’ di note come semplici ascoltatori. Il regolamento, scritto dal comandante dei vigili Albino Corradin
(famoso anche per aver multato i sindaci in protesta davanti all’ospedale di Schiavonia, ndr) su indicazione della stessa sindaca, è passato in consiglio «blindatissimo» e adesso dovrebbe essere pubblicato, anche se voci dicono che la sindaca Bedin stia studiando il modo di fare mezzo passo indietro.
Ma non è solo la musica a far discutere. Nel regolamento si scrive che le biciclette non si possono più appoggiare ai muri o ai pali dei cartelli stradali ma devono stare solo sulle rastrelliere, che in città sono poche; inoltre, non si può più sostare sulle gradinate e non si può stendere biancheria gocciolante dai balconi. «È un regolamento che avrebbe potuto risolvere molte questioni e che avrebbe potuto agevolare anche il lavoro dei commercianti, ma ha creato solo confusione e diveti inutili se non pericolosi – spiega Silvia Muttoni, consigliera d’opposizione della lista Siamo Monselice – con l’articolo sulla musica si sanziona l’utilizzo di uno strumento musicale e non l’abuso o il disturbo. Era ovvio che questo nuovo regolamento provocasse una bufera, eppure la sindaca dice che i vigili ricevono molte segnalazioni nel weekend». All’interno del regolamento anche sanzioni molto severe per i venditori ambulanti abusivi. «Il regolamento trasuda di politiche securitarie, tipiche della Lega, che fa del daspo, della guerra ai mendicanti, ai venditori irregolari (che in Consiglio la sindaca ha definito con disprezzo “Vu cumprà”), a chi suona per strada per raccogliere qualche moneta, i suoi cavalli di battaglia», tuona Francesco Miazzi, consigliere di Ambiente e Società. Corre voce che anche in seno alla sua maggioranza la Bedin abbia incontrato qualche voce contraria al nuovo regolamento. Non è escluso che prima di essere pubblicato venga ritoccato. (r.pol.)