Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Con il lockdown salta l’espulsione e lui torna a impaurire il paese
Era monitorato da giorni Abdelouahed Atourabi dopo essere ricomparso a Piove di Sacco da dove era stato allontanato prima del lockdown e imbarcato verso un Centro di Permanenza alle porte di Roma per il rimpatrio. Il marocchino era balzato agli onori delle cronache il 7 gennaio quando aveva devastato l’ufficio postale del paese, provocando danni per 100 mila euro. Mentre si riprendeva con il cellulare, aveva distrutto computer, banconi, suppellettili perché non gli era stato accreditato il reddito di cittadinanza. Le successive indagini avevano dimostrato come Atourabi non avesse i requisiti per continuare a percepirlo. Intanto il marocchino ha creato altri problemi: il 9 gennaio era stato denunciato per invasione di edifici e il 15 febbraio era stato ammanettato dopo aver preso a bottigliate una commessa del centro commerciale Piazza Grande che l’aveva scoperto a rubare tra gli scaffali. I carabinieri per quest’ultimo episodio l’avevano segnalato in procura tanto che gli era stato revocato il permesso di soggiorno ed era stato accompagnato al Cpt di Ponte Galeria. Qualche giorno dopo sono scattate le misure anti diffusione del Covid con la chiusura delle frontiere. Risultato? Nessun rimpatrio e ritorno in libertà. Di lui si sono perse le tracce fino a fine maggio quando alcuni cittadini, terrorizzati, l’hanno avvistato tra le piazze di Piove. In queste settimane il nordafricano non ha causato problemi ma l’altro ieri i militari l’hanno scovato in un bar del paese. Accompagnato in questura, gli è stato notificato un secondo provvedimento di espulsione ed è stato portato a Gradisca d’isonzo in attesa del definitivo rimpatrio. Nel tragitto verso il Friuli ha anche devastato l’auto della pattuglia al grido di: «Non voglio lasciare l’italia». La vicenda ha avuto anche strascichi politici con la Lega che ha attaccato attraverso il consigliere comunale di Piove Andrea Recaldin: «Il rimpatrio è il minimo sindacale ma qualcuno deve spiegarci come mai con un paese bloccato lui sia riuscito a tornare qui».