Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Lorenzoni presenta il logo «A breve ci sarà il programma»
(si.mo.)un mondo al cui interno c’è la sagoma del Veneto, bianca su uno sfondo verde e contornata di arancione. Ecco il logo presentato ieri all’ombra dell’osservatorio astronomico padovano Specola del movimento «Il Veneto che vogliamo», formazione civica riunitasi attorno alla figura del docente del Bo e vicesindaco di Padova, Arturo Lorenzoni, che correrà alle prossime regionali. «Vogliamo rimettere la nostra Regione al centro in tutti i sensi – spiega Lorenzoni – Dobbiamo tornare ad essere protagonisti a livello internazionale dell’economia, della cultura e del terzo settore. Ambiente, sanità pubblica, innovazione per le imprese e solidarietà saranno le parole chiave del nostro programma». Un programma che sarà presentato a breve, assicura Lorenzoni che non sembra intimorito dall’avversa rio, il governatore Luca Zaia, a capo della Regione da anni e che, in questo momento, gode di una grande esposizione mediatica, con le conferenze quotidiane sull’evolversi della pandemia da coronavirus. «Non so se questa scelta lo premierà alle urne – dice Lorenzoni – Personalmente, ho un modo diverso di pormi. Credo conti di più la sostanza delle idee piuttosto che mostrare i disegni dei bambini in diretta Facebook». Ma c’è una cosa che ancora si attende dal candidato arancione: le sue dimissioni da vicesindaco. La promessa era che rinunciasse all’incarico non appena fosse iniziata la campagna elettorale. A questo punto siamo ben oltre. Quindi? «Prima voglio conoscere la data delle elezioni». E nonostante Lorenzoni neghi che ci sia qualche mal di pancia all’interno della giunta padovana che impedisce di scegliere il successore («Stiamo ragionando per far sì che il percorso iniziato tre anni fa proceda senza sussulti ma l’accordo non manca») qualche dubbio resta.