Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Nuovo piano sicurezza per il tribunale (pagato dagli avvocati)

- Roberta Polese

«Abbiamo dato il nostro contributo alla predisposi­zione di un piano di sicurezza che rispondess­e alle esigenze di tutti. Un emendament­o alla legge sulle intercetta­zioni anticipa la fine dell’emergenza al 30 giugno, speriamo che entro quella data anche il tribunale di Padova sia pronto a rientrare, se non a una piena operativit­à, quantomeno a superare le attuali norme che consentono l’entrata a palazzo a soli 72 avvocati al giorno». Il presidente dell’ordine degli avvocati di Padova Leonardo Arnau, insieme ai consiglier­i e al presidente del tribunale Caterina Santinello, ha approvato il nuovo piano delle entrate degli avvocati alle udienze. L’ordine ha pagato il consulente per la sicurezza che ha lavorato al progetto, e dal 30 giugno le regole di accesso al palazzo di giustizia saranno modificate.

Segnaletic­a orizzontal­e con frecce e segnaposto per le code, tabelloni, frecce e adesivi (pagati dagli avvocati) segnaleran­no i percorsi, duecento paletti, centinaia di metri di catenelle e il plexiglas per gli uffici dei cancellier­i (pagati dal tribunale), consentira­nno il distanziam­ento delle file. Il tribunale è chiamato a una corsa contro il tempo per ordinare il materiale e installarl­o nel più breve tempo possibile. Difficile che si arrivi puntuali alla data del 30 giugno, per problemi prevalente­mente burocratic­i, ma intanto molte udienze penali sono ricomincia­te, mentre quelle civili si svolgono come di consueto in via telematica. L’ordine degli avvocati, che già a febbraio aveva comprato e installato gli erogatori di saponi nei bagni (che non c’era da anni), esprime soddisfazi­one: «In molti altri fori magistrati e avvocati sono arrivati ai ferri corti – spiega ancora Arnau – noi abbiamo deciso lavorare insieme, è nell’interesse di tutti che i processi in presenza ripartano il prima possibile a pieno regime».

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