Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Nuovo piano sicurezza per il tribunale (pagato dagli avvocati)
«Abbiamo dato il nostro contributo alla predisposizione di un piano di sicurezza che rispondesse alle esigenze di tutti. Un emendamento alla legge sulle intercettazioni anticipa la fine dell’emergenza al 30 giugno, speriamo che entro quella data anche il tribunale di Padova sia pronto a rientrare, se non a una piena operatività, quantomeno a superare le attuali norme che consentono l’entrata a palazzo a soli 72 avvocati al giorno». Il presidente dell’ordine degli avvocati di Padova Leonardo Arnau, insieme ai consiglieri e al presidente del tribunale Caterina Santinello, ha approvato il nuovo piano delle entrate degli avvocati alle udienze. L’ordine ha pagato il consulente per la sicurezza che ha lavorato al progetto, e dal 30 giugno le regole di accesso al palazzo di giustizia saranno modificate.
Segnaletica orizzontale con frecce e segnaposto per le code, tabelloni, frecce e adesivi (pagati dagli avvocati) segnaleranno i percorsi, duecento paletti, centinaia di metri di catenelle e il plexiglas per gli uffici dei cancellieri (pagati dal tribunale), consentiranno il distanziamento delle file. Il tribunale è chiamato a una corsa contro il tempo per ordinare il materiale e installarlo nel più breve tempo possibile. Difficile che si arrivi puntuali alla data del 30 giugno, per problemi prevalentemente burocratici, ma intanto molte udienze penali sono ricominciate, mentre quelle civili si svolgono come di consueto in via telematica. L’ordine degli avvocati, che già a febbraio aveva comprato e installato gli erogatori di saponi nei bagni (che non c’era da anni), esprime soddisfazione: «In molti altri fori magistrati e avvocati sono arrivati ai ferri corti – spiega ancora Arnau – noi abbiamo deciso lavorare insieme, è nell’interesse di tutti che i processi in presenza ripartano il prima possibile a pieno regime».