Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Fibra, appello di Zanellato «Polesine Tlc resti ai Comuni»
Dopo il fallimento del socio di maggioranza Consvipo si studiano ipotesi di rilancio
«Polesine Tlc dovrebbe diventare completamente pubblica e rimanere nelle mani delle amministrazioni comunali». Lo afferma l’amministratore unico Angelo Zanellato, che sottolinea l’importanza strategica della società che si occupa di infrastrutture di telecomunicazione via radio e via cavo. Un ragionamento che parte dal fatto che Polesine Tlc è partecipata per 54 per cento da Consvipo, il consorzio per lo sviluppo finito in liquidazione. Con lo scioglimento, i beni di Consvipo dovrebbero ripartirsi tra i soci, tra cui la Provincia ed i Comuni polesani. Un’occasione, secondo Zanellato, per acquisire anche le quote in mano ai privati, pari a circa il 10 per cento (Irideos ha il 9 per cento, Aiem l’1 percento). Per le restanti quote è presente Asm Spa (la municipalizzata del Comune di Rovigo) con il 30 per cento, Ecoambiente (che gestisce la raccolta rifiuti in Provincia) per il 2 percento e la Camera di Commercio per il 3 percento.
«Siamo una società che ha portato ricchezza sul territorio, con un ritorno di oltre 2 milioni di euro per le amministrazioni locali ed un patrimonio da 1 milione e 700 mila euro, con un debito azzerato e ricavi in crescita – afferma Zanellato – Stiamo investendo in collegamenti internet via radio di nuova generazione, che porterà la connessione a 100 megabit di velocità in buona parte della Provincia e siamo in prima linea per affiancare i Comuni nelle procedure di posa della fibra di nuova generazione di Open Fiber. Allo stesso tempo stiamo creando un piano per migliorare la connettività delle scuole, essenziale nel prossimo futuro».
Una delle idee in capo sarebbe una fusione con As2, altra società partecipata dalle amministrazioni rodigine che offre servizi in ambito tecnologico. Anche il presidente della Provincia Ivan Dall’ara punta sulla strada dell’acquisizione. «Siamo ancora ad una fase preliminare, dovranno essere fatte valutazioni, ma sarebbe un peccato disperdere il patrimonio di oltre un milione e mezzo. Il ragionamento potrebbe andare verso una fusione con As2».