Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Bpvi, così la Bce vide la «grana» del fondo azioni
Crac Bpvi, la Bce si accorse all’ultimo minuto della «grana» del fondo riacquisto azioni. A raccontare la vicenda, ieri nella sua deposizione al processo per il crac in corso a Vicenza, Massimiliano Pellegrini (nella foto, all’avvio del processo un anno fa) l’ex capo della divisione bilancio, tra i dirigenti finiti alla sbarra. Tra le tante cose, Pellegrini ha ricostruito come Francoforte si fosse accorto solo a venti giorni dalla pubblicazione degli stress test 2014 della «grana», nel caso di Bpvi, del fondo azioni, che portò a superare il test per un soffio, dopo aver considerato la conversione di un bond convertibile. Pellegrini racconta di quella riunione l’8 ottobre 2014 a Francoforte tra la delegazione di Bpvi, guidata dal direttore generale Samuele Sorato e quella di Bce, con la dirigente della divisione che aveva in carico le venete, Muriel Tiesset. «Durante la discussione ci fanno capire che il test è in sostanza superato. Ma capiamo che stanno tenendo conto dei 600 milioni di euro di aumento di capitale senza togliere i 195 milioni del fondo riacquisto. Li avevamo segnalati, ma si erano persi i dati - ricorda Pellegrini -. Si arrabbiarono molto. Non solo per i riacquisti, ma anche perché si era a 15 giorni dalla pubblicazione di dati già definiti. La questione era imbarazzante per tutti, per Bankitalia e Bce. Quel fatto condusse la vigilanza ad una reazione forte».