Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Cittadella, i quattro problemi che hanno allontanat­o la A

Domani a Salerno l’allenatore è pronto a cambiament­i in tutti i reparti

- Dimitri Canello

Che cosa non ha funzionato nel Cittadella nelle ultime due partite? Questa è la domanda che rimbalza quasi ovunque fra le mura del quartier generale granata, che si interroga sul perché la squadra si sia spenta all’improvviso dopo essere arrivata a un passo dal sogno Serie A. Col Pisa la sconfitta è stata meritata ma i granata erano rimasti in partita per oltre 80 minuti. Col Crotone, venerdì, invece, la reazione è arrivata soltanto nel secondo tempo e sotto di tre gol, a fronte di una superiorit­à schiaccian­te della seconda forza del campionato per almeno un’ora di gioco.

Il Crotone ha blindato il gradino d’onore del podio (il Benevento è stato già promosso a sette gare dalla fine) almeno dall’assalto della squadra di Roberto Venturato, mentre lunedì dovrà respingere l’attacco del Pordenone allo Scida. Il Cittadella con le ultime due sconfitte ha vanificato la partenza sprint dopo il lockdown che aveva portato nove punti nelle prime tre uscite, palesando limiti evidenti soprattutt­o in attacco.

I problemi principali emersi lungo il percorso sono presto detti: 1) la ricerca affannosa di un partner offensivo di Davide Diaw senza riuscire a trovarne uno di affidabile non sulla singola partita, ma nel contesto di un quadro generale più ampio. Non c’è, in tutta evidenza, il Moncini della situazione che lo scorso anno aveva spinto la squadra verso la finale playoff persa al fotofinish col Verona; 2) la scarsa velocità della manovra a centrocamp­o, dove Iori è stato messo alla frusta sia a Pisa che venerdì dal Crotone; 3) lo scarso stato di forma di Adorni, colpevole di disattenzi­oni fatali in entrambe le partite disputate; 4) gli errori di Paleari, protagonis­ta assoluto nell’attuale stagione, ma sorprenden­temente poco preciso nelle ultime due uscite.

Domani a Salerno contro la Salernitan­a ci saranno cambiament­i in tutti i reparti per provare a invertire una rotta che non porta da nessuna parte. In difesa tornerà Mora e si proverà a recuperare Perticone, a centrocamp­o ci sarà una rotazione con la probabile esclusione del capitano che verrà rimpiazzat­o da Pavan. Davanti dovrebbe tornare Luppi e quasi certamente verrà confermato Panico, molto positivo nello spicchio di partita in cui è stato impiegato: «È un momento di difficoltà — evidenzia Venturato — dobbiamo essere bravi a reagire e a pensare che possiamo fare meglio. Dobbiamo giocarci le partite fino alla fine, le partite bisogna sapersele conquistar­e e dobbiamo avere grande attenzione. Il secondo posto non è sfumato, ci sono cinque match e tanti scontri diretti, non bisogna mollare e recuperare energie. Adesso dobbiamo giocarci la partita di Salerno a distanza di appena 72 ore da quella contro il Crotone con un viaggio di mezzo e dobbiamo prepararci al meglio per riuscire a prendere un risultato positivo. Questa è una squadra che ha valori. Non dobbiamo vedere tutto nero e pensare che anche nella sconfitta del Tombolato qualcosa di positivo è stato fatto».

Resta però un dato di fatto: il Cittadella è in svantaggio negli scontri diretti praticamen­te con tutte le avversarie migliori. Lo è col Benevento (1-4 e 1-2), col Crotone (1-1 e 1-3), con il Pordenone (0-0 e 0-2) e con lo Spezia (0-3 e 1-1), che poi sono le squadre che lo precedono in classifica. E qualcosa questa statistica impietosa, per una squadra che sta provando a migliorare lo splendido campionato dello scorso anno, dovrà pur significar­e.

Venturato

Il secondo posto non è ancora sfumato, non bisogna mollare ma recuperare energie

 ??  ?? Centrocamp­ista Christian D’urso,,22 anni di Rieti, venerdì in campo contro il Crotone al Tombolato (Lapresse)
Centrocamp­ista Christian D’urso,,22 anni di Rieti, venerdì in campo contro il Crotone al Tombolato (Lapresse)

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