Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Risalgono i contagi: mai così tanti dal 16 maggio
Dopo la tregua di giugno, i contagi da Covid-19 cominciano a risalire in Veneto. Ieri se ne sono registrati 22, 12 dei quali riguardanti stranieri: una famiglia kosovara di cinque persone, tra cui due bambini di 5 e 9 anni; una 28enne kosovara; due nigeriani di 25 e 36 anni, residenti rispettivamente a Padova e Vicenza; una 55enne del Congo; due conviventi camerunensi di 35 e 44 anni; un 52enne filippino. Tra i positivi al tampone, anche due italiani di 80 e 92 anni. Era dal 16 maggio che non si sforava quota 20: allora furono 26, per scendere a 18 il 17 maggio e a 14 il 18 dello stesso mese.
Dal 21 febbraio i casi di coronavirus registrati sono 19.434 (439 attualmente positivi), i decessi salgono a 2043 (+2), ma la voce più preoccupante è l’incremento a 1422 delle persone in isolamento domiciliare: 129 in più rispetto a lunedì. I problemi sono due, come anticipato dal governatore Luca Zaia e confermato ieri dall’istituto superiore di sanità: i casi di importazione e l’aumento di positivi tra i giovani. Ai quali, dalla sua pagina Facebook, lancia un appello Francesco Vaia, direttore sanitario dello Spallanzani di Roma: «Carissimi giovani, dimostrate di essere la parte migliore di questa società, mai più assembramenti, vi prego! Guidate in prima linea questa guerra che vinceremo sicuramente, anche e soprattutto dimostrando di saper applicare le regole con disciplina e senso del dovere. Proteggete i vostri genitori e i vostri nonni con un atteggiamento di responsabilità. Tenete alta la guardia!».
Intanto l’assessore a Sanità e Sociale, Manuela Lanzarin, ha incontrato gli specializzandi, ancora in lotta per ottenere l’accesso alla mensa ospedaliera alle stesse condizioni del personale dipendente, forniture e lavaggio delle divise aziendali e il riconoscimento del contributo Covid concesso dalla Regione a medici e personale del comparto. Se sui primi due punti la Regione si è sempre detta possibilista, sul terzo pesa un problema nazionale. Il decreto Rilancio non prevede che il premio sia erogato anche agli specializzandi: il Veneto aveva proposto un emendamento, che però non è passato all’esame del Parlamento.