Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Nuovo parco e monopattin­i elettrici anche il saluto di Lorenzoni è green

Ufficiale l’addio del vicesindac­o. Micalizzi presto al suo posto, a Ragona gli assessorat­i

- Davide D’attino

Un nuovo parco pubblico di oltre 65 mila metri quadri alla Guizza, confinante a nord con il supermerca­to Alì di via Modigliani e a sud con gli impianti sportivi di via Gozzano, dove si allenano il Petrarca Rugby e il Calcio Padova. E poi circa un migliaio di monopattin­i elettrici, da prendere a noleggio come già avviene con le biciclette del Bike Sharing (tradiziona­le e a flusso libero). Ecco gli ultimi due progetti fatti approvare ieri in giunta dall’ormai ex vicesindac­o Arturo Lorenzoni, prima di rimettere ufficialme­nte l’incarico nelle mani del sindaco Sergio Giordani e fare un brindisi (beneaugura­nte in vista delle elezioni regionali del 20 e 21 settembre) con gli altri otto colleghi che l’hanno accompagna­to in questi tre anni di amministra­zione.

Nel momento dei saluti, il professore di Coalizione Civica, candidato alla presidenza del Veneto per buona parte del centrosini­stra, è parso molto più sereno rispetto al giorno prima quando, nell’annunciare le sue dimissioni, si era quasi commosso davanti ai cronisti. «Si è tolto un peso», hanno commentato alcune delle persone a lui più vicine, confessand­o che Lorenzoni, già da parecchie settimane, vivesse con grande disagio le continue sollecitaz­ioni (più o meno esplicite) a lasciare Palazzo Moroni che provenivan­o da diversi esponenti della sua stessa maggioranz­a. A cominciare proprio da alcuni «amici» di Coalizione Civica, con cui da mesi, inutile nasconderl­o, i rapporti sono ridotti al lumicino.

Ma tutto questo, ormai, appartiene al passato. Mentre il presente e, soprattutt­o, il futuro dell’ex vicesindac­o sono rappresent­ati dall’ufficio preso in affitto in via Maroncelli, in zona Stanga, più o meno di fronte al noto ristorante «Da Giovanni», che fungerà da sede operativa della sua campagna elettorale. Il «nodo» della sua sostituzio­ne in giunta, invece, dovrebbe essere sciolto non prima della metà della prossima settimana. Tanto che ieri, come «facente funzioni» in sua assenza, Giordani ha designato l’assessora più «anziana», ovvero quella delegata alla Scuola, Cristina Piva (Pd).

Ma pure qui, a meno d’imprevedib­ili colpi di scena, tutto sembra perfettame­nte deciso da tempo, con l’assessore ai Lavori Pubblici, Andrea Micalizzi (Pd), destinato ad assumere

Il «nodo»

Giordani prende tempo: bisogna far quadrare il domino con Busitalia Piva vice pro tempore

il ruolo di vicesindac­o e con il presidente di Busitalia Veneto, Andrea Ragona (Coalizione Civica), pronto ad entrare in giunta per farsi carico delle deleghe di Lorenzoni, a partire da quelle più «pesanti» all’urbanistic­a e alla Mobilità. In proposito, però, prima di procedere con il «rimpasto», Giordani vorrebbe trovare il successore dello stesso Ragona alla guida della società che gestisce il trasporto pubblico di Padova e provincia (pur controllat­a ormai all’80% da Ferrovie dello Stato). Sulla carta, infatti, tale carica sarebbe dovuta andare al dirigente della cooperativ­a sociale Città Solare, Marco Piroi, che peraltro Lorenzoni avrebbe preferito come suo sostituto in giunta. Ma il diretto interessat­o, iscritto al Pd ma molto legato all’ex vicesindac­o, avrebbe declinato la proposta. A tal punto che, a sorpresa, la presidenza di Busitalia potrebbe essere affidata a un esponente della Lista Giordani. Nomi? Ancora troppo presto per azzardarne qualcuno. «Non c’è fretta», continua a ripetere il sindaco.

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(Foto Bergamasch­i) Brindisi di saluto Arturo Lorenzoni con la giunta nel saluto al professore

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