Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Nuovo parco e monopattini elettrici anche il saluto di Lorenzoni è green
Ufficiale l’addio del vicesindaco. Micalizzi presto al suo posto, a Ragona gli assessorati
Un nuovo parco pubblico di oltre 65 mila metri quadri alla Guizza, confinante a nord con il supermercato Alì di via Modigliani e a sud con gli impianti sportivi di via Gozzano, dove si allenano il Petrarca Rugby e il Calcio Padova. E poi circa un migliaio di monopattini elettrici, da prendere a noleggio come già avviene con le biciclette del Bike Sharing (tradizionale e a flusso libero). Ecco gli ultimi due progetti fatti approvare ieri in giunta dall’ormai ex vicesindaco Arturo Lorenzoni, prima di rimettere ufficialmente l’incarico nelle mani del sindaco Sergio Giordani e fare un brindisi (beneaugurante in vista delle elezioni regionali del 20 e 21 settembre) con gli altri otto colleghi che l’hanno accompagnato in questi tre anni di amministrazione.
Nel momento dei saluti, il professore di Coalizione Civica, candidato alla presidenza del Veneto per buona parte del centrosinistra, è parso molto più sereno rispetto al giorno prima quando, nell’annunciare le sue dimissioni, si era quasi commosso davanti ai cronisti. «Si è tolto un peso», hanno commentato alcune delle persone a lui più vicine, confessando che Lorenzoni, già da parecchie settimane, vivesse con grande disagio le continue sollecitazioni (più o meno esplicite) a lasciare Palazzo Moroni che provenivano da diversi esponenti della sua stessa maggioranza. A cominciare proprio da alcuni «amici» di Coalizione Civica, con cui da mesi, inutile nasconderlo, i rapporti sono ridotti al lumicino.
Ma tutto questo, ormai, appartiene al passato. Mentre il presente e, soprattutto, il futuro dell’ex vicesindaco sono rappresentati dall’ufficio preso in affitto in via Maroncelli, in zona Stanga, più o meno di fronte al noto ristorante «Da Giovanni», che fungerà da sede operativa della sua campagna elettorale. Il «nodo» della sua sostituzione in giunta, invece, dovrebbe essere sciolto non prima della metà della prossima settimana. Tanto che ieri, come «facente funzioni» in sua assenza, Giordani ha designato l’assessora più «anziana», ovvero quella delegata alla Scuola, Cristina Piva (Pd).
Ma pure qui, a meno d’imprevedibili colpi di scena, tutto sembra perfettamente deciso da tempo, con l’assessore ai Lavori Pubblici, Andrea Micalizzi (Pd), destinato ad assumere
Il «nodo»
Giordani prende tempo: bisogna far quadrare il domino con Busitalia Piva vice pro tempore
il ruolo di vicesindaco e con il presidente di Busitalia Veneto, Andrea Ragona (Coalizione Civica), pronto ad entrare in giunta per farsi carico delle deleghe di Lorenzoni, a partire da quelle più «pesanti» all’urbanistica e alla Mobilità. In proposito, però, prima di procedere con il «rimpasto», Giordani vorrebbe trovare il successore dello stesso Ragona alla guida della società che gestisce il trasporto pubblico di Padova e provincia (pur controllata ormai all’80% da Ferrovie dello Stato). Sulla carta, infatti, tale carica sarebbe dovuta andare al dirigente della cooperativa sociale Città Solare, Marco Piroi, che peraltro Lorenzoni avrebbe preferito come suo sostituto in giunta. Ma il diretto interessato, iscritto al Pd ma molto legato all’ex vicesindaco, avrebbe declinato la proposta. A tal punto che, a sorpresa, la presidenza di Busitalia potrebbe essere affidata a un esponente della Lista Giordani. Nomi? Ancora troppo presto per azzardarne qualcuno. «Non c’è fretta», continua a ripetere il sindaco.