Promozione turistica, il Comune chiama i privati Per due anni 1,3 milioni

Complice anche la necessità di rilanciare l’immagine del capoluogo dopo l’emergenza coronavirus e i relativi tre mesi di «lockdown», la giunta di Palazzo Moroni, con una determina firmata ieri dalla caposettore alla Cultura, Federica Franzoso, ha deciso di «esternalizzare», almeno per i prossimi due anni, i servizi di informazione, accoglienza e promozione turistica della città.

Il soggetto aggiudicatario del bando, che verrà pubblicato a breve e che comporterà un esborso, per il Comune, di circa un milione e 300 mila euro, dovrà anzitutto occuparsi della gestione dei tre uffici Iat di vicolo Pedrocchi, piazzale Stazione e piazza del Santo nonché di quello nuovo che, subito dopo l’estate, dovrebbe finalmente aprire i battenti in piazza delle Erbe, nei locali che, fino a poco più di un anno fa, ospitavano il negozio d’abbigliamento Mc Kenzy. Inoltre, i privati che affiancheranno in primis l’assessore cittadino alla Cultura, Andrea Colasio,

dovranno approntare iniziative di marketing e di «commercializzazione» di Padova, lavorando a stretto contatto, tra gli altri, con la Camera di Commercio, la Fiera (compreso il nuovo centro congressi) e Zed (titolare, come noto, del Gran Teatro Geox di corso Australia). Senza poi dimenticare, tramite uno staff iniziale di 9 addetti, il lancio e il perfezionamento del nuovo sito di destinazione turistica che, sul modello di www.bolognawelcome.com, dovrebbe chiamarsi www.visitpadova.com.

«Quest’operazione - spiega proprio Colasio - ci consentirà di riposizionare la nostra città a livello internazionale e viaggerà di pari passo con la candidatura della “Padova Urbs Picta” a patrimonio dell’unesco». Nel 2019, il capoluogo è stato visitato da quasi 730 mila turisti, di cui il 46% proveniente dall’estero, garantendo più di un milione e 600 mila pernottamenti negli alberghi del territorio comunale. (d.d’a.)