Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Cattolica e Spa Faccia a faccia vescovo-bedoni
Lo «scontro» a mezzo stampa sulla trasformazione in Spa di Cattolica, tra la Curia diocesana e i vertici della società assicurativa, ha portato, alla fine, a un incontro di persona. Ieri mattina alle 11, in Vescovado, si sono visti monsignor Giuseppe Zenti, autore della dichiarazione che la settimana scorsa ha portato un po’ di inquietudine in casa Cattolica («i principi della solidarietà e della cooperazione rischiano di essere soffocati dal profitto»), e il presidente Paolo Bedoni. Un incontro riservato e non annunciato. Con il vescovo, anche l’entourage che si occupa delle pastorali sociali e del lavoro, tra cui monsignor Cristiano Falchetto, monsignor Martino Signoretto e monsignor Renzo Beghini. È stata la diocesi a decidere di dare notizia dell’incontro, diffondendo una nota sintetica: «Sul tavolo - si legge - il futuro di Cattolica Assicurazioni e i nuovi scenari che sfidano la sua origine cooperativistica». Monsignor Zenti, con i suoi collaboratori, ha inoltre ribadito la necessità di «salvaguardare anche nel contesto normativo ed economico attuale la mission originaria di Cattolica Assicurazioni, e di salvaguardare il rapporto fiduciario con il territorio». Tutto ciò, è la conclusione, «in riferimento ai gravi disagi che con ogni probabilità travolgeranno il tessuto sociale nei prossimi mesi, con particolare gravità nei confronti delle famiglie». Nell’incontro, definito «aperto e franco», la domanda più ricorrente sarebbe stata: cosa rimane di Cattolica a Verona? Dalla società assicurativa non arrivano comunicazioni ufficiale, ma tra i punti affrontati da Bedoni c’è stata la questione della trasformazione di Cattolica in Spa. Con la rassicurazione che non ci sarà assolutamente la rinuncia ai valori fondativi e che l’operazione consentirà anche di salvaguardare quei «livelli occupazionali» che sono nei pensieri di molti, tra cui il vescovo. E proprio nel giorno dell’incontro tra monsignor Zenti e Bedoni, a prendere posizione è il presidente di Confindustria Verona, Michele Bauli: «Generali - ha affermato - è la più grande realtà assicurativa in Italia: può garantire che la governance mantenga la testa qui a Verona». (d.o.)