Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

«Il 5G occasione di sviluppo Nessun rischio per la salute»

Gli esperti dopo il no di tre sindaci. «In Veneto frequenze ridotte»

- Marco Baroncini

Le amministra­zioni comunali che hanno vietato l’uso del 5G dovranno fare marcia indietro. Lo scrive nero su bianco il governo nel decreto «Semplifica­zioni» già pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Decadono quindi le ordinanze firmate da quasi 500 sindaci in Italia che vietano le nuove antenne. In Polesine lo stop è arrivato da Lendinara, San Bellino e Corbola, ma anche altre amministra­zioni erano dubbiose. Al centro i molti dubbi sul 5G, visto come un possibile rischio sanitario a causa dell’innalzamen­to delle frequenze di trasmissio­ne del segnale.

Se l’imposizion­e del governo chiude la partita dal punto di vista delle autorizzaz­ioni resta invece la reticenza dei sindaci, fondata però su una narrazione solo parziale delle evidenze scientific­he. Uno sguardo più ampio è dato dall’istituto Superiore di Sanità, che ha pubblicato un rapporto basato su migliaia di studi. L’analisi ha concluso che «è stata raggiunta una maggiore chiarezza riguardo l’assenza di effetti negativi sulla salute», fatto salvo per la possibile correlazio­ne tra tumori ed uso dei telefonini. L’iss ammette che il 5G richiede una diversa misurazion­e dell’esposizion­e, ma specifica che il problema è aggirato grazie a limiti molto restrittiv­i posti dalla legge italiana. Per quanto riguarda l’aumento delle frequenze di trasmissio­ne, Arpav chiarisce che non si sforeranno mai le soglie previste anche oggi dalla legge. «Il 5G può funzionare su tre frequenze e solo una è molto più alta di quelle odierne, ma non è mai stata chiesta in Veneto - spiega Flavio Trotti dell’osservator­io Agenti Fisici di Arpav -. Anche se il numero di impianti aumenta, di nuovi se ne possono installare solo se è rispettato il tetto massimo».

Al di là dei dubbi, sull’altro piatto della bilancia resta l’importanza del 5G per lo sviluppo futuro. A spiegarlo è Stefano Tomasin, docente all’università di Padova. «Il 5G permette un aumento della velocità di connession­e ed una diminuzion­e dei tempi di risposta - spiega -. Questo apre a prospettiv­e interessan­ti, come migliorame­nti per la guida autonoma o per il controllo di robot industrial­i». Le applicazio­ni, comunque, possono riguardare anche ambiti molto diversi. «È stata realizzata un’ambulanza connessa con l’ospedale per inviare i primi esami durante il trasporto. Di recente è stato fatto un concerto di Gianna Nannini in cui la cantante era in Germania e veniva riprodotta con un ologramma sul palco in Italia. L’università di Padova sta studiano altre soluzioni in ambito sanitario e lavora per il controllo di stormi di droni». Non solo: il 5G si candida ad essere un’ottima alternativ­a alla fibra sua per i luoghi dove non arriva la fibra sia per quelli già cablati, aumentando la concorrenz­a.

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Discusso Il nuovo sistema 5G sta generando timori anche in alcuni Comuni

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