Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

A Vo’ è cominciata la vendemmia del riscatto

Raccolti i primi grappoli, «annata ottima». Ma il mercato paga ancora l’effetto virus

- Gabriele Fusar Poli

L’hanno già ribattezza­ta «la vendemmia del riscatto». Con tanto di rassicuraz­ione: «La qualità si preannunci­a ottima». Per la gioia (anche) dei consumator­i: è partita la raccolta dell’uva sui Colli Euganei. Il simbolico taglio del primo grappolo è stato effettuato ieri nell’appezzamen­to dell’azienda agricola Parco del Venda di Vo’ dal viticoltor­e Michael Toniolo, carico dopo i tanti mesi difficili segnati dal coronaviru­s: «Dopo l’emergenza sanitaria è tempo di pensare alla prossima produzione e accendere i motori, per rendere eccellente l’annata 2020». Grazie anche ai «vitigni resistenti» presenti sul territorio e incensati da Coldiretti Padova poiché «in grado di produrre vini “salva-ambiente”: ottenuti da 20 varietà incrociate tra specie europee e internazio­nali, abbattono fino all’85% i trattament­i fitosanita­ri». A benedire questa svolta ecososteni­bile non è solo Coldiretti, che parla di «piano triennale per arrivare al 75% di coltivazio­ne bio», ma anche i consumator­i stessi, nel nome tanto del buon vino quanto dell’ambiente: questa nuova frontiera segna infatti una netta riduzione degli interventi con agro-farmaci in caso di malattie come peronospor­a e oidio, e a giovarne è la qualità. Oltre, ovviamente, ai produttori, a partire proprio dal gruppone di Vo’: nel Comune di circa 3.300 abitanti (tristement­e balzato agli onori della cronaca per la prima vittima di Covid-19 in Italia, tanto che nei primi giorni di marzo molte casse di vino erano state rispedite al mittente «per paura» in quanto provenient­i dalla zona rossa) si contano infatti ben 250 ettari di vigneti e 270 aziende agricole.

Una concentraz­ione che si esprime attraverso il Consorzio Vini Colli Euganei, che fa il punto della situazione tramite il presidente Marco Calaon: «Dopo mesi di sofferenza sembra che la fortuna sia tornata a baciarci. L’uva è sana, e quindi prevediamo un’annata più che positiva dal punto di vista della qualità. I segnali sono ottimi, ed è proprio bello raccoglier­e un prodotto con grandi potenziali­tà». Soprattutt­o dopo quanto patito causa coronaviru­s, che Calaon definisce «una spada di Damocle che continua a pendere sulle nostre teste: dobbiamo sperare che il mercato enologico torni presto a decollare, perché dalla Cina agli Usa è ancora tutto bloccato». E l’idea dei mesi scorsi di trasformar­e il vino 2019 in gel igienizzan­te? «Morta sul nascere - conclude Calaon - perché tecnicamen­te ed economicam­ente insostenib­ile».

Calaon (Consorzio) Bei segnali dopo tanti mesi di sofferenza per i nostri produttori

 ??  ?? Tendenza biologico Michael Toniolo, produttore con l’azienda Parco del Venda di Vo’ Euganeo
Tendenza biologico Michael Toniolo, produttore con l’azienda Parco del Venda di Vo’ Euganeo
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy