Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Elezioni, si voterà nelle scuole Gaffeo: «Nessuna alternativa»
Il sindaco al prefetto: immobili comunali inadatti, costretto ad arrendermi
Cade nel vuoto la ricerca ROVIGO di sedi alternative alle scuole primarie per ospitare i seggi elettorali in vista della tornata regionale e referendaria del 20 e 21 settembre, date scelte dopo che il Covid-19 ha imposto il rinvio della convocazione originaria del 3 maggio. Ieri mattina il sindaco Edoardo Gaffeo ha issato bandiera bianca e ha comunicato ufficialmente alla Prefettura di non avere trovato disponibilità adeguate per definire un «piano B» all’altezza delle esigenze.
Nel capoluogo ben 49 sezioni su 56 sono ospitate in edifici scolastici che, dal 14 settembre, riprenderanno le attività didattiche. Insomma, studenti e insegnanti dopo il lungo stop imposto dall’emergenza sanitaria, potranno riprendere le lezioni solo per pochi giorni, prima di una nuova fermata, con gli inevitabili disagi per le famiglie.
«Non ho deciso io queste date — premette Gaffeo — ma assicuro di aver fatto davvero tutto il possibile per evitare questa situazione. Ho inviato una comunicazione formale alla Prefettura, spiegando che purtroppo non è possibile fare altrimenti».
Le sezioni elettorali nelle scuole sono ripartite negli istituti primari cittadini (Elementari) «Samuele Donatoni» (2, 9), «Giovanni Pascoli» (3, 4, 10, 11, 12, 13, 14, 16), «Miani» (7,8), «Bonifacio» (17, 18, 19, 20), «Papa Giovanni XXIII» (5, 22, 23, 24, 26, 27), «Monsignor Mattioli» (28, 29, 30) e «Duca d’aosta» (31, 32, 33, 34, 35). A queste si sommano le scuole primarie (sempre Elementari) delle frazioni di Borsea (6, 51, 52), Concadirame (37), Granzette (38, 39), Boara (40, 41, 42), Mardimago (43, 44), Sarzano (45, 46), Grignano (53, 54, 55) a cui si aggiungono quelle dell’infanzia di Buso (47) e Fenil del Turco (50).
Fuori dalle scuole risultano solo le sezioni elettorali ospitate in Sala della Gran Guardia (1), nelle Case di riposo «Casa
Serena» (15) e «Iras» (25), all’ospedale civile «Santa Maria della Misericordia» (21 e 56), ex scuole di Roverdicrè (36), ex municipio di Sant’apollinare (49).
«Con gli uffici comunali — riprende il sindaco — abbiamo verificato tutti gli stabili nelle nostre disponibilità, ma non ci sono sufficienti spazi per garantire il trasferimento dei seggi. Ogni sezione deve essere delimitata e chiusa, fatto che mette fuori gioco, per esempio, le palestre, a meno che non si vogliano costruire tramezzi provvisori. Ma mi pare una soluzione non praticabile».
Oltre alle esigenze di sicurezza, devono essere garantiti spazi adeguati per ospitare gli addetti delle forze dell’ordine, chiamati a presidiare le urne per tutta la durata delle operazioni elettorali. Riprende Gaffeo: «Sono necessarie strutture che abbiano bagni adeguati, acqua calda, spazio decorosi per il riposo delle persone». Parametri non derogabili che, dunque, non avrebbero consentito l’«omologazione» delle nuove strutture.
L’ufficio elettorale comunale, in compenso, dovrebbe beneficiare del solo effetto «positivo» della mancata individuazione di sedi sostitutive. Lo spostamento delle sezioni avrebbe imposto la ristampa della quasi totalità dei certificati elettorali col coinvolgimento di molte migliaia di elettori rodigini.
Scuole primarie Apriranno il 14 settembre Chiusura poco dopo