Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Cortina, la conta dei danni. «Ormai siamo rassegnati»
Tre vie del centro, tra cui un tratto di Corso Italia, trasformate in fiumi di fango. Trenta cantine allagate. Due appartamenti evacuati. E oltre cinquanta interventi dei vigili del fuoco. Per quanto gli abitanti di Cortina d’ampezzo sminuiscano la portata del violento nubifragio di lunedì sera, sintomo forse di una resilienza specifica di chi vive in montagna, i disagi erano sotto gli occhi di tutti. Ne sono una prova i video e le numerose fotografie postate sui social da cittadini e turisti in ferie nella Regina delle Dolomiti. Perfino il numero uno della Protezione civile regionale, l’ingegner Luca Soppelsa, pur ammettendo di non aver ancora analizzato l’evento, ha però spiegato che si è trattato di un «temporale improvviso e violento». Era prevedibile? «È il solito discorso – continua Soppelsa – Possiamo prevedere l’arrivo di un temporale ma non la sua intensità e il suo essere localizzato in un’area ristretta». Inoltre, il fatto che Arpav non abbia inserito Cortina tra le località venete più colpite dal nubifragio non significa che non ci sia stato perché «i pluviometri sono spostati rispetto al centro». Impossibile, infine, identificare la causa degli allagamenti. Pioggia torrenziale, tombini ostruiti, vie di scolo che non hanno fatto il loro dovere. Soppelsa alza le mani: «Non ho ancora avuto tempo di fare un sopralluogo». Per il sindaco di Cortina Giampietro Ghedina ci sono stati solo «danni marginali». E in effetti, dopo una notte di lavoro, vigili del fuoco e Protezione civile hanno fatto tornare la situazione quasi alla normalità. «Non abbiamo ancora quantificato i danni - avvisa Ghedina - ma il Comune ha aperto le linee di segnalazione per l’eventuale contributo al ristoro». Le frazioni maggiormente colpite sono state Verocai, Majon e via del Castello. Disagi anche ad alcune attività come il negozio di alimentari Soppelsa, la latteria Cortina, il ristorante La Tavernetta. «Quando c’è maltempo – dichiara Franco Sovilla, presidente di “Cortina for Us”, associazione di commercianti e imprenditori locali – siamo tutti un po’ rassegnati perché non sappiamo dove e come colpirà. Il cambiamento climatico è evidente e ci preoccupa». Nessun danno alle attività ricettive. Così la presidente dell’associazione albergatori Roberta Alverà: «È stata una bomba d’acqua che fortunatamente non ha creato particolari danni e gli interventi per ripristinare le strade e togliere l’acqua sono stati rapidi e risolutivi». Merito anche dei cittadini che, racconta soddisfatto il vicesindaco Luigi Alverà, «hanno fatto la loro parte, collaborando con i soccorritori».