Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Tram, il cantiere è in ritardo Zona stazione a rischio caos con la riapertura delle scuole
Lavori prorogati fino al 9 settembre. Studenti, piano bus al palo
Ancora un rinvio. Proprio con l’obiettivo di creare meno disagi possibili alla viabilità della zona, sarebbero dovuti durare appena quattro giorni. Ma invece, per alcune complicazioni ancora tutte da chiarire (che peraltro hanno generato più di qualche divergenza tra i vari uffici di Palazzo Moroni), i lavori propedeutici alla realizzazione della nuova linea del tram Stazione-voltabarozzo, in corso dal 3 agosto nel tratto di via Tommaseo che va dall’incrocio con via Goldoni fino a quello con via Valeri-via Foscolo, si protrarranno fino al 9 settembre.
E così, per consentire agli operai di Acegasapsamga di completare lo spostamento e l’ammodernamento delle condotte dell’acqua che si trovano appunto lungo il tragitto del futuro mezzo su rotaia, il «pezzo» di strada in questione, compreso tra il tribunale e il terminal degli autobus extraurbani, rimarrà interamente chiuso al traffico almeno per altre due settimane. E anche se il neo vicesindaco Andrea Micalizzi, delegato proprio ai Lavori Pubblici, fa sapere che, dal 10 settembre, «via Tommaseo ritornerà completamente percorribile in entrambi i sensi di marcia», non può non serpeggiare una certa apprensione per il fatto che, tra lunedì e martedì prossimi, riapriranno i battenti gli asili nido e le scuole dell’infanzia. Ovvero una novantina di istituti frequentati da circa 5.500 bambini da zero a sei anni.
Il traffico, quindi, è inevitabilmente destinato ad aumentare, tanto più in un’area della città, com’è quella di via Tommaseo, che da molti viene utilizzata per entrare in centro o quantomeno per avvicinarsi il più possibile al «cuore» del capoluogo. E di conseguenza, le modifiche alla circolazione della zona, che ormai da più di tre settimane obbligano sia i veicoli provenienti da piazzale Stanga che quelli in arrivo da piazzale Stazione a imboccare viale della Pace, potrebbero mandare in tilt l’intero comparto viario. Senza poi contare che dal 14 settembre, proprio quando il cantiere del tram dovrebbe spostarsi prima in via Gozzi e poi lungo l’asse via Morgagni-via Falloppio-via Giustiniani, suonerà la prima campanella pure per le scuole primarie e per le secondarie di primo e secondo grado. Cioè un altro centinaio di istituti «popolati» da oltre 36.500 alunni, molti dei quali (così almeno si augurano in Comune) dovrebbero muoversi con i mezzi pubblici.
Intanto, proprio in merito a scuole e mezzi pubblici, pare sia ancora «in alto mare» il progetto (al quale stanno lavorando il prefetto Renato Franceschelli, il presidente della Provincia, Fabio Bui, il direttore dell’ufficio scolastico provinciale Roberto Natale e il responsabile dell’esercizio su gomma di Busitalia Veneto, Davide Pacifico) che dovrebbe facilitare l’arrivo a Padova degli studenti delle superiori che abitano nei Comuni della cintura. Un progetto che, tramite alcuni autobus «navetta», prevede
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Andrea Micalizzi
Dal 10 settembre via Tommaseo tornerà tutta percorribile in entrambi i sensi di marcia
di «scaricare» i ragazzi all’altezza di quattro poli scolastici: in via Cave, vicino agli istituti Scalcerle, Duca degli Abbruzzi e San Benedetto da Norcia; in via Facciolati, vicino al Cornaro e al Gramsci; in via del Plebiscito, vicino al Curiel e al Severi; e in via Manzoni, vicino al Marconi e al Bernardi. Il tutto, evidentemente, per evitare l’assembrarsi dei giovani in varie zone della città, scongiurando il diffondersi del coronavirus. In proposito, il vertice tenutosi l’altra sera a Palazzo Santo Stefano si è appunto risolto in un nulla di fatto. Ma il tavolo, nella speranza di trovare la quadratura del cerchio, sarà chiaramente riconvocato a brevissimo.