Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Maxi truffa a Lollo Bernardi
L’amico di famiglia ha proposto un investimento a Londra, Bernardi si è fidato ma ha finito per perdere un mucchio di soldi. A breve la vicenda finirà a processo.
L’avviso di criticità è partito dalla Protezione civile del Veneto. Quel Veneto che, domenica scorsa, vedeva alcune zone di Verona, Vicenza, Padova e Belluno colpite duramente dall’ennesimo nubifragio.
È figlio, l’avviso, delle previsioni di Arpav, che preannunciano da oggi pomeriggio «una crescente instabilità con possibili rovesci e temporali sparsi localmente anche forti» e tra domani e domenica «condizioni di tempo in prevalenza instabile, con alcune fasi perturbate associate a precipitazioni diffuse, anche consistenti, con rovesci e temporali». Il tutto traducibile in quell’allerta gialla con cui Palazzo Balbi guarda al weekend: è il tipo di allerta «ordinaria» che viene dopo l’allerta verde (assenza di fenomeni significativi prevedibili) e prima di quella arancione (moderata) e rossa (elevata).
Lo stato di attenzione della Protezione civile va da mezzogiorno di oggi sino alle prime ore di domani «per possibili problemi alla rete idrografica e al sistema fognario» e «nel caso di forti temporali l’allerta è anche sul fronte geologico per eventuali colate nell’area Dolomitica, in particolare per la frana di Borca, nella fascia Pedemontana e in quella dell’adige, del Garda e dei Monti Lessini».l’allerta è stata immediatamente recepita a Verona, la città veneta maggiormente ferita dal nubifragio di cinque giorni fa. Nelle aree colpite si lavora ancora su tombini e caditoie. Dal Comune, l’assessore alla Protezione civile, Daniele Polato, parla di «corsa contro il tempo per risolvere le criticità ancora presenti ma anche per essere preparati qualora arrivasse una nuova perturbazione come indicano le previsioni».
Il tutto mentre l’assessore a Strade e giardini, Marco Padovani, spiega che «la situazione in alcune zone è ancora complicata ma lavoriamo senza sosta e i risultati ci sono». Si sono anche creati dei comitati spontanei di cittadini, a Verona, per la raccolta dei detriti lasciati dalla «supercella». Volontari che si aggiungono al lavoro istituzionale, in una città che presenta diversi punti regolarmente soggetti ad allagamenti, ad esempio Porta Borsari, Veronetta, Piazzetta Santo Stefano vicino al Teatro Romano. Certo, il nubifragio di domenica ha picchiato duro come non mai. Proprio un meteorologo Arpav, Francesco Domenichini, residente a Verona, lui che ha ripreso con un drone le conseguenze sul territorio veronese, rifletteva ieri: «Le velocità del vento raggiunte sono così rilevanti (anche raffiche da 85 e 76 km/h e vento medio sui 10’ fino a 40 km/h, ndr) da ricondurre questa fenomenologia sicuramente tra le casistiche estreme: altrettanto le intensità di precipitazione registrate in 5 minuti sono rare al punto da catalogare l’evento di domenica tra i fenomeni convettivi di portata eccezionale».