Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

L’indice del contagio sotto 1 Over 70, crolla la mortalità

- M.N.M.

Per la prima volta dopo quasi due mesi scende sotto la soglia di guardia dell’1 l’indice di contagio (Rt) da Covid-19 nel Veneto, che passa da 1,21 della scorsa settimana a 0,84, con un’incidenza di 17.65 casi per 100mila abitanti. Ieri se ne sono registrati altri 147 (+20), per un totale, dall’inizio dell’emergenza, di 22.529. In isolamento domiciliar­e ci sono 7036 persone (+512), delle quali 2221, il 31,57%, positive al tampone. Quindi una su tre. E solo il 7,25% ha sintomi. In totale, rispetto ai 7036 soggetti in quarantena, 161 hanno il virus, il 2,29%. I decessi salgono a 2117, uno in più rispetto a mercoledì. «Non possiamo dunque parlare di sanità in crisi per il coronaviru­s — chiarisce il governator­e Luca Zaia — i pazienti critici sono gli otto ricoverati in Terapia intensiva. L’impatto ospedalier­o è basso, la situazione attuale è sostenibil­e, nonostante registri una carica importante di asintomati­ci».

L’altra nota rilevante è che si abbassa sotto i 38 anni (contro i 29 a livello nazionale) l’età media dei nuovi soggetti colpiti dal coronaviru­s, così come crolla sotto il 30% la mortalità in ospedale degli over 70 anni, forse per una presa in cura anticipata o per una superiore qualità delle terapie, più mirate rispetto all’inizio dell’epidemia. Fatto sta che, secondo i dati dell’istituto superiore della Sanità, l’estate ha cambiato volto ai pazienti, perché ora il Covid-19 colpisce soprattutt­o i giovani, protagonis­ti della vita sociale. Il 62,2% dei nuovi contagi si registra nella fascia d’età 19/50 anni, cui si aggiunge un 13% relativo alla classe 0/18. Gli over 70 sono il 7,35%, mentre il rimanente 16,6% riguarda soggetti tra 51 e 70 anni.

Dal 21 febbraio, infine, nel Veneto sono stati eseguiti 1.508.033 tamponi e solo l’ultima settimana, lavorando sette giorni su sette, i 14 laboratori di Microbiolo­gia ne hanno processati 12.500 al giorno. Ma potrebbero arrivare a 20mila se il servizio di sanità pubblica lo esigesse. A questi si aggiungono 1,3 milioni di test rapidi. E a proposito di tamponi rapidi (quelli nel naso), la Regione ne sta comprando nuove scorte anche perché, essendoci sul mercato già undici aziende produttric­i, il prezzo è crollato da 13 euro a 4,60.

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