Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
L’amico di famiglia truffa Bernardi per 130 mila euro
Bernardi
Era il compagno di una persona cara, pareva una persona seria. Vogliamo evitare che altri ci caschino
«Era una persona di famiglia di cui ci fidavamo. E che invece ci ha truffati». “Mister secolo” Lorenzo Bernardi è tra le vittime di un presunto raggiro che sarebbe stato ordito da Daniele Grespan, 63enne di Silea. L’uomo è a processo ed è accusato di una truffa da quasi 400 mila euro, ai danni del «Miglior giocatore di volley del XX secolo» e di un’amica di famiglia. Ai quali avrebbe promesso, vantando conoscenze illustri, un investimento esclusivo con interessi del 25 e del 27 per cento.
Denaro che il campione di volley e l’amica hanno invece visto svanire. La vicenda risale all’agosto del 2015 quando Grespan frequentava la famiglia
Bernardi: «Era il compagno di una persona cara e non avevamo alcun motivo di dubitare di lui. Raccontava di lavorare nella finanza e di avere importanti conoscenze. Sapevamo che aveva molti amici nel mondo dello spettacolo. Sembrava una persona seria» spiega. Così non hanno avuto dubbi quando il 63enne ha proposto a Bernardi e a una sua amica un affare, spiegando di avere la possibilità di accedere, tramite la «Commerzbank» a un investimento a Londra per 4.5 milioni di euro. Un’offerta riservata a selezionatissimi clienti che avrebbe reso interessi tra il 25 e il 27%. «Mister Secolo» e l’amica si sono convinti e hanno versato rispettivamente 130 mila euro e 250 mila euro. A garanzia, Grespan avrebbe consegnato alcuni assegni: «Ho sottoscritto l’investimento il 10 agosto, il termine era a dicembre. Due mesi dopo ho chiesto notizie del mio denaro e Grespan ha spostato le date di chiusura. La cosa ci ha insospettito anche se, e sono agli atti, ci ha inviato qualcosa come 2 mila messaggi per rassicurarci e garantirci che era tutto a posto». Così non era e Bernardi e l’amica non hanno mai più visto il loro denaro. L’ex pallavolista per sei stagioni capitano della Sisley Treviso, ha anche tentato di incassare gli assegni e per questo è stato denunciato per usura e appropriazione indebita. Accuse subito archiviate, quando assistito dall’avvocato Fabio Crea ha sporto denuncia dando il via all’inchiesta: «Spero che il processo ci dia giustizia ed eviti ad altre persone di finire vittime di questa truffa». A prendere le distanze da Grespan è anche l’architetto Michele Rizzon, il «padre» del Put di Treviso che con il 63enne ha collaborato nella promozione di iniziative immobiliari: «Non ero assolutamente a conoscenza della situazione a carico del Grespan – spiega il progettista -. Si era presentato come professionista di provate capacità». Anche Rizzon è pronto ad avviare azioni legali.