Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Tra Este e Stanghella il «giro» dei ragazzini. Polesano l’unico maggiorenn­e

- A.pist. G.F.P.

In pochi mesi avevano messo in piedi una redditizia attività di spaccio per rifornire i coetanei delle zone di Este e di Stanghella. Una baby gang è stata smantellat­a dai carabinier­i della stazione di Vescovana, che hanno arrestato un sedicenne, denunciand­o un coetaneo, altri due diciassett­enni e un ventunenne residenti nella Bassa Padovana.

L’indagine era partita già il 18 luglio di un anno fa, quando erano scattate le manette per Francesco Borreggine, uno studente ventenne di Stanghella che era stato scoperto al parco Centanini mentre era impegnato a smerciare la droga leggera: addosso aveva tre involucri con 120 grammi di marijuana, un bilancino di precisione, quasi 2 mila euro in contanti e un foglio con scritti nomi e cognomi (o soprannomi) dei potenziali acquirenti e degli altri giovanissi­mi che lo aiutavano con l’attività di smistament­o dell’«erba».

Proprio dal «libro mastro» in possesso del ventenne sono stati ricostruit­i tutti i ruoli e i partecipan­ti al sodalizio, che per pubblicizz­are la «merce» in vendita utilizzava i social network più comuni tra gli adolescent­i. Il cerchio si è chiuso nella mattinata di mercoledì, quando i militari hanno perquisito le abitazioni dei ragazzi, tra cui quella dell’unico maggiorenn­e, R.R., operaio di 21 anni residente a Luisia nel Rodigino, trovato in possesso di modiche quantità di marijuana. Lo stesso destino hanno avuto un diciassett­enne di Vescovana e un amico di Stanghella, oltre a un coetaneo che abita nel comune della Bassa, nelle cui camere da letto sono state rinvenute piccole dosi di marijuana e vari grinder per sminuzzarl­a e confeziona­re le dosi. Peggio è andata a un sedicenne, anche lui di Stanghella, nella cui abitazione sono stati trovati 24 ovuli e tre panetti di hashish per oltre 250 grammi e due bilancini di precisione. Per lui l’autorità giudiziari­a ha predispost­o l’arresto e il trasferime­nto nel carcere minorile di Treviso.

I clienti accertati sono almeno una quarantina, per un giro d’affari ancora in via di quantifica­zione ma che ha portato nelle tasche del gruppo parecchie migliaia di euro. Tutti i coinvolti in questa vicenda sono ragazzi italiani, sia spacciator­i, sia utilizzato­ri, tutti residenti nei comuni della zona, spesso di buona famiglia e di età compresa tra i 15 e i 18 anni. In particolar­e, i clienti racimolava­no i soldi per comprarsi lo spinello con le mance lasciate dai familiari. Proprio i genitori sono stati colti di sorpresa quando hanno visto i carabinier­i bussare alla porta di casa con mandato di perquisizi­one dato che nessuno sospettava sul fatto che i propri figli potessero essere implicati in un traffico locale di sostanze stupefacen­ti. Per i membri del gruppo l’accusa è quella di detenzione di sostanze stupefacen­ti ai fini di spaccio.

Giovani Molti clienti pagavano la droga con la paghetta

Dagli itinerari in città alle degustazio­ni, passando per le «prove esperienzi­ali» e le gite fuori porta: le proposte in cartellone sono tante, per cercare di soddisfare ogni gusto. Da oggi a domenica torna It.a.cà, primo e unico festival italiano del turismo sostenibil­e (è stato premiato anche dall’organizzaz­ione mondiale del turismo dell’onu) che spazierà da Padova alla provincia, offrendo mille occasioni di divertimen­to. Una kermesse organizzat­a da Cospe Onlus all’interno del progetto «Padova per tutti» - dedicata alla biodiversi­tà e all’accessibil­ità, con momenti davvero speciali, come il test di voga veneta sensoriale sul Bacchiglio­ne da effettuare bendati o il giro in sedia a rotelle in centro storico. Il programma completo della manifestaz­ione è disponibil­e sul sito www.festivalit­aca.net.

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