Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Assessore indagato, l’opposizione: vada via
Porto Tolle, l’ex sindaco Bellan e l’inchiesta sui fondi Ue: io garantista, ma Crepaldi dovrebbe dimettersi
L’opposizione mette nel mirino Raffaele Crepaldi, chiedendone un passo indietro non solo in giunta, ma dai suoi incarichi di dirigente delle cooperative di pesca. «Siamo garantisti — premette Claudio Bellan, ex sindaco e capo della minoranza di centrosinistra — ma porremo una questione di opportunità a Roberto Pizzoli sulla permanenza di Crepaldi nella sua giunta. Sempre che l’assessore non decida da sé di fare un passo indietro da ogni ruolo, in attesa che la questione si chiarisca».
Il 44enne Crepaldi, che non intende commentare la vicenda, risulta indagato per truffa e favoreggiamento in concorso col 36enne Alessandro Duò, l’imprenditore di Rosolina e presidente uscente della Spa comunale multiservizi di Rovigo «Asm». Un’ipotesi delineata dall’inchiesta della Procura e della Guardia di Finanza di Adria sugli oltre 900.000 euro di fondi pubblici arrivati alla «Oibì Srl», start up nata nel 2016 nel settore ittico e trasformazione del pescato di cui Duò e Crepaldi sono stati amministratori, rispettivamente al settembre 2016 al giugno 2018 e dal luglio 2018 all’ottobre 2019. Nel dettaglio, avrebbero incassato senza averne diritto 220.000 euro di fondi Ue, gestiti dalla Regione
Nei guai due vip
Il titolare di Urbanistica e Turismo accusato con l’ex presidente di «Asm» Duò
Non solo politica La minoranza auspica anche l’abbandono delle cariche nel settore ittico
e altri 700.000 dal fondo di garanzia per le Piccole e medie imprese (Pmi) per un’attività imprenditoriale.
Così, i finanzieri hanno eseguito nei confronti dei due un sequestro per circa 800.000 euro in denaro e beni aziendali, disposto dal Pm Valeria Motta che coordina le indagini. Per l’accusa i due, assieme a un socio anch’egli indagato, avrebbero attestato falsamente una serie di caratteristiche tali da permettere l’accesso al Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca gestito dalla Regione.
«Un quadro che va chiarito — ribadisce Bellan — ma le dimissioni da ogni incarico sarebbero un atto di buonsenso che apprezzeremmo».
Crepaldi — oltre a essere assessore comunale a Turismo, Urbanistica e Patrimonio — è figura di spicco nel mondo della pesca. Da maggio 2019 è presidente della Cooperativa «Pilamare» e, di conseguenza, componente da giugno 2019 del consiglio di amministrazione (Cda) del Consorzio delle cooperative di pesca. A dare ancora maggiore rilievo al suo ruolo nel settore, l’ingresso a novembre scorso nel Cda di «Fidi Pesca Polesine», cooperativa di garanzia fidi a servizio del comparto.
Non si sbilancia, per ora, Luigino Marchesini. «Non commento la vicenda» spiega il presidente del Consorzio che riunisce 14 cooperative che organizzano circa 1.500 lavoratori.
Il sindaco Pizzoli aveva già ribadito la propria fiducia nell’assessore Crepaldi , appartenente alla lista civica del primo cittadino, dopo l’addio a Forza Italia. I destini di Duò e Crepaldi sono da tempo intrecciati, non solo per la comune trascorsa militanza nel centrodestra. Quando Duò a fine 2014 rifondò in Polesine l’associazione piccoli industriali (Api), Crepaldi ne fu direttore del Centro servizi dal 2015 al 2018. Cioè poco prima dell’uscita di scena da Api dell’ex presidente di Asm a inizio 2019.
Assessore comunale dal 2018, Crepaldi è stato responsabile vicario della segreteria dell’assessore regionale Isi Coppola per tutta la sua esperienza a Palazzo Balbi tra il 2001 al 2015.