Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Scuola, a tappeto i test sierologici al personale: i 10 positivi ora negativi
Coronavirus, l’esito dei tamponi sui lavoratori considerati contagiati. Ma scoperti 3 nuovi casi Il Comune: «Strade asfaltate e piste ciclabili per ridurre l’affollamento nel trasporto pubblico»
Prosegue lo screening anti Covid-19 tra i lavoratori della scuola, mentre nel capoluogo si organizzano nuove piste ciclabili per agevolare l’accesso «lento» e senza assembramenti agli istituti. Interventi che si affiancano alle asfaltature nelle principali vie di collegamento ai diversi plessi scolastici, dove, insieme agli studenti, si preparano a tornare al lavoro insegnanti e personale non docente. Per questi ultimi arriva la buona notizia che i 10 lavoratori finora risultati positivi al test sierologico, non sono stati confermati tali al tampone, sebbene ieri la campagna di monitoraggio abbia fatto emergere altri tre casi di possibile contagio. Su circa 3.000 persone, tra docenti e personale scolastico, più della metà si è già sottoposto, su base volontaria all’esame che sarà disponibile fino al 7 settembre, cioè una settimana dalla prima campanella fissata in Veneto al 14 settembre. La scorsa settimana, appunto erano state trovate positive al test sierologico dieci persone, non confermate tali dagli esami successivi.
«Dai risultati del successivo tampone naso-faringeo — spiega Antonio Compostella, direttore generale dell’usl 5 — i dieci lavoratori del mondo della scuola sono risultati tutti negativi. Con tutta probabilità queste persone erano entrate in contatto con il virus senza accorgersene e senza conseguenze, sviluppando gli anticorpi».
Intanto dai 400 test sierologici effettuati da metà della settimana scorsa sono stati rilevati, tra il personale della scuola, altri tre positivi che saranno, a propria volta, sottoposti al tampone di conferma. «L’adesione finora è stata buona — dichiara ancora Compostella — credo arriveremo a circa il 70 per cento di copertura».
E altrettanto capillare è la campagna di interventi messi in campo dal Comune di Rovigo per consentire la ripresa in sicurezza delle attività didattiche. «Nell’organizzazione delle aule siamo a buon punto — assicura Roberto Tovo, assessore comunale alla Pubblica istruzione e vicesindaco — I banchi monoposto erano già molto utilizzati nelle nostre scuole. Grande attenzione stiamo prestando al nodo trasporti, con un calo nella fruizione dei mezzi pubblici che stimiamo tra il 15% e il 25%. Ufficializzate le linee-guida del governo, ci incontreremo col gestore Busitalia per la rimodulazione del servizio».
Per incentivare la «mobilità lenta» come alternativa all’auto privata nel contesto urbano, avviate nuove piste ciclabili in via Alcide De Gasperi e in viale della Costituzione, strade attorno alle quali gravitano i principali siti scolastici. Verrà ridisegnata tutta la segnaletica.
«Per garantire ulteriore sicurezza all’accesso alle scuole — aggiunge Giuseppe Favaretto, assessore comunale ai Lavori pubblici — abbiamo in programma la riasfaltatura delle vie De Gasperi, Resistenza, Galimberti, Portazze e Busovecchio. Entro oggi (ieri, Ndr) saranno terminate a Fenil del Turco le vie Borghetto, Baracca, Filzi. Domani (oggi, Ndr) partiranno gli interventi in via Primo Maggio e in un tratto di marciapiedi via dei Mille».
Intanto sul fronte del coronavirus in Polesine si registra un nuovo positivo, un 18 enne del Basso Polesine rientrato dalla Sardegna, che porta a 544 i casi accertati da inizio emergenza sanitaria. Riprende Compostella: «Ha effettuato un tampone facoltativo di rientro dalla Sardegna, è asintomatico ed è stato posto in isolamento domiciliare».
In parallelo si registra una nuova guarigione, con 437 pazienti ufficialmente recuperati. Sono 71, invece, le persone considerate ancora positive. Restano tre i ricoveri ospedalieri tutti a Rovigo, di cui due in Malattie infettive e uno in Terapia intensiva. «Quest’ultimo paziente, uomo sulla sessantina, non è in pericolo di vita — assicura il direttore generale — ma essendo affetto da una pesante polmonite si è optato per il trasferimento nel reparto intensivo».
Da inizio pandemia 74.830 i tamponi eseguiti su 30.229 persone. In sorveglianza attiva domiciliare, perché entrati in contatto con contagi conclamati, sono in 410.