Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Prosecco, il cda del Consorzio cambia faccia
Qualcuno l’ha già definito colpo di Stato, forse con troppa enfasi. Ma di certo è la guerra di potere più furiosa mai registrata sulle colline storiche del Prosecco. Ieri pomeriggio il consiglio di amministrazione della Docg, chiamato ad un atto di routine – ratificare le liste dei candidati per le prossime elezioni – ha invece deciso di depennare otto nomi e di ridurre il peso specifico dei vinificatori, che perdono due poltrone. Vince così il gruppo dei ribelli, guidati da Lodovico Giustiani e Cinzia Sommariva. E perde Innocente Nardi, il presidente uscente che in un video messaggio registrato prima del Cda aveva detto che lo scontro «rischia di minare il futuro dei nostri figli».è stata questa la battaglia finale giunta dopo mesi di polemiche, iniziate con la nomina di Giustiani (che nel Cda era entrato in quota coop prima di essere l’artefice del ribaltone) come rappresentate in seno al comitato Unesco al posto di Nardi. Per riassumere le tensioni in corso, da un lato c’è un gruppo di aziende che sta cercando di entrare nella stanza dei bottoni. Peraltro, non tutte le grandi case spumantistiche le sostengono. Dall’altro, alcuni imbottigliatori e le cooperative, composte da 1.550 viticoltori (in totale, il 55% di quelli eroici), che tendenzialmente tendono a tutelare di più la vendemmia di collina. Ieri lo scontro, finito con una votazione di 8 a 7. (ma.pi.)