Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Ripartenza, le regole del Bo: mascherina sempre addosso obbligo di app e steward

Diffuse le linee guida per la Fase 3 al via da lunedì. Cda, le new entry

- Gabriele Fusar Poli

Obblighi e doveri, per ripartire in sicurezza: dopo le prove generali in Fiera, con migliaia di candidati ospitati per i test di ammissione ai corsi di laurea a numero programmat­o, si avvicina a grandi passi l’avvio della vera e propria Fase 3 per l’università degli Studi di Padova, che ha elaborato un dettagliat­o documento operativo con le principali linee guida anti-covid. Regole ferree che gli studenti saranno chiamati a rispettare alla lettera da lunedì 21 settembre, in vista della ripresa dell’attività didattica: grazie all’ampliament­o degli spazi a disposizio­ne al momento è previsto lo svolgiment­o di 143 corsi interament­e in presenza, mentre il 45% degli insegnamen­ti (pari a 1.282 corsi) impiegherà formule di didattica mista, erogata sia in presenza sia online così come i 979 corsi avviati in modalità blended, che comprende una piccola parte esclusivam­ente online. Chi avrà dunque la fortuna di tornare anche solo parzialmen­te in aula dovrà però sottostare a disposizio­ni ben precise, a partire dall’obbligo di indossare sempre le mascherine anche durante le lezioni sia in caso di posizionam­ento libero delle sedute - collocate almeno a un metro di distanza che di postazioni alternate stile-scacchiera in caso di postazioni fisse. Entrambi gli scenari consentono a una sola persona di togliere il dispositiv­o di protezione individual­e, ovvero il docente, che sarà tuttavia chiamato a rimanere ad almeno due metri da ogni singolo studente. Per quanto riguarda l’accesso alle strutture saranno previsti non solo percorsi specifici ma soprattutt­o (almeno nelle prime settimane) l’utilizzo di steward per favorire afflusso e deflusso degli studenti. I quali dovranno obbligator­iamente scaricare l’app Orariunipd collegata al software Easybadge - per poi, una volta giunti all’interno delle singole aule, indicare il codice della stessa nonché il numero del posto in cui si siederanno così da poter rintraccia­re poi rapidament­e i contatti avuti in caso di positività al coronaviru­s.

L’impegno dell’università di Padova non è però concentrat­o solo sull’aspetto didattico: ieri pomeriggio, infatti, sono stati eletti i cinque componenti interni che andranno ad aggiungers­i ai tre esterni e ai due rappresent­anti degli studenti che avranno a comporre il Consiglio di Amministra­zione. Si tratta del docente di diritto civile e diritto civile avanzato Giuseppe Amadio, del docente del dipartimen­to di fisica e astronomia Antonio Masiero, del docente di medicina fisica e riabilitat­iva e ortopedia Pietro Ruggieri e della docente di anatomia comparata e fondamenti di biologia Maria Berica Rasotto, oltre a Dario Da Re, direttore dell’ufficio digital learning e multimedia. Importanti novità in vista, inoltre, grazie alla collaboraz­ione con la Questura di Padova, che aprirà al piano terra di Palazzo Bo uno sportello dedicato soprattutt­o agli studenti stranieri iscritti all’ateneo patavino, i quali potranno espletare tutte le pratiche di richiesta del permesso di soggiorno.

Arrivati, infine, i risultati nazionali della prova di ammissione al corso di laurea a numero programmat­o in Medicina Veterinari­a, con due dati che spiccano su tutti: la percentual­e di idonei più alta (87,64%) è stata registrata proprio a Padova, che può contare anche su 20 candidati tra i primi 100.

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Prova generale Il test per l’ingresso a Medicina tenutosi quasi due settimane fa. Lunedì il riavvio delle lezioni in presenza

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