Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Ripartenza, le regole del Bo: mascherina sempre addosso obbligo di app e steward
Diffuse le linee guida per la Fase 3 al via da lunedì. Cda, le new entry
Obblighi e doveri, per ripartire in sicurezza: dopo le prove generali in Fiera, con migliaia di candidati ospitati per i test di ammissione ai corsi di laurea a numero programmato, si avvicina a grandi passi l’avvio della vera e propria Fase 3 per l’università degli Studi di Padova, che ha elaborato un dettagliato documento operativo con le principali linee guida anti-covid. Regole ferree che gli studenti saranno chiamati a rispettare alla lettera da lunedì 21 settembre, in vista della ripresa dell’attività didattica: grazie all’ampliamento degli spazi a disposizione al momento è previsto lo svolgimento di 143 corsi interamente in presenza, mentre il 45% degli insegnamenti (pari a 1.282 corsi) impiegherà formule di didattica mista, erogata sia in presenza sia online così come i 979 corsi avviati in modalità blended, che comprende una piccola parte esclusivamente online. Chi avrà dunque la fortuna di tornare anche solo parzialmente in aula dovrà però sottostare a disposizioni ben precise, a partire dall’obbligo di indossare sempre le mascherine anche durante le lezioni sia in caso di posizionamento libero delle sedute - collocate almeno a un metro di distanza che di postazioni alternate stile-scacchiera in caso di postazioni fisse. Entrambi gli scenari consentono a una sola persona di togliere il dispositivo di protezione individuale, ovvero il docente, che sarà tuttavia chiamato a rimanere ad almeno due metri da ogni singolo studente. Per quanto riguarda l’accesso alle strutture saranno previsti non solo percorsi specifici ma soprattutto (almeno nelle prime settimane) l’utilizzo di steward per favorire afflusso e deflusso degli studenti. I quali dovranno obbligatoriamente scaricare l’app Orariunipd collegata al software Easybadge - per poi, una volta giunti all’interno delle singole aule, indicare il codice della stessa nonché il numero del posto in cui si siederanno così da poter rintracciare poi rapidamente i contatti avuti in caso di positività al coronavirus.
L’impegno dell’università di Padova non è però concentrato solo sull’aspetto didattico: ieri pomeriggio, infatti, sono stati eletti i cinque componenti interni che andranno ad aggiungersi ai tre esterni e ai due rappresentanti degli studenti che avranno a comporre il Consiglio di Amministrazione. Si tratta del docente di diritto civile e diritto civile avanzato Giuseppe Amadio, del docente del dipartimento di fisica e astronomia Antonio Masiero, del docente di medicina fisica e riabilitativa e ortopedia Pietro Ruggieri e della docente di anatomia comparata e fondamenti di biologia Maria Berica Rasotto, oltre a Dario Da Re, direttore dell’ufficio digital learning e multimedia. Importanti novità in vista, inoltre, grazie alla collaborazione con la Questura di Padova, che aprirà al piano terra di Palazzo Bo uno sportello dedicato soprattutto agli studenti stranieri iscritti all’ateneo patavino, i quali potranno espletare tutte le pratiche di richiesta del permesso di soggiorno.
Arrivati, infine, i risultati nazionali della prova di ammissione al corso di laurea a numero programmato in Medicina Veterinaria, con due dati che spiccano su tutti: la percentuale di idonei più alta (87,64%) è stata registrata proprio a Padova, che può contare anche su 20 candidati tra i primi 100.