Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
«Svizzero ha mezzi per questo il dolo è più grave»
«Nicolò Svizzero parte da una posizione avvantaggiata, almeno socialmente. Ha una laurea, ha disponibilità economiche più che sufficienti a vivere dignitosamente, comprende pienamente il disvalore della propria condotta, circostanze che portano a ritenere più intenso il dolo e maggiore riprovevolezza per il suo operato». Sono queste le motivazioni che hanno spinto il Gup Elena Lazzarin a emettere nei confronti del falso broker Nicolò Svizzero, 43 anni, una condanna di tre anni e quattro mesi per abusivismo finanziario. Svizzero, tutt’oggi indagato per la truffa milionaria di cui sono vittime alcuni importanti imprenditori della provincia di Padova, aveva chiesto di essere giudicato con rito abbreviato. Era finito nei guai per alcuni investimenti milionari, denaro che arrivava da cinque ricchi imprenditori veneti. Dopo un primo momento in cui le cose andavano bene, i cinque non sono più rientrati delle loro quote. Il 43enne aveva detto che quei soldi erano in Usa, ma le banche americane avrebbero negato di avere conti correnti intestati al broker padovano. I soldi dei clienti, circa 30 milioni di euro, sarebbero andati in fumo. Scialacquati in lussi e viaggi. Nicolò Svizzero è erede della dinastia dei Biasuzzi, noti nel mondo delle costruzioni edili, la sua casa è in un lussuoso palazzo in centro storico.
(r.pol.)