Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Soldi dall’europa, la lista di Brugnaro
Il sindaco ha presentato le richieste per il Recovery Fund: interventi su mobilità, ambiente ed efficientamento energetico. Piano per la residenza
Ci sono lo stadio e il palasport (incrociando le richieste del ministro Spadafora che ha annunciato un miliardo e mezzo per lo sport), il terminal delle crociere a Marghera, la nuova condotta dell’acquedotto e le fognature di Venezia. E ancora interventi che riguardano la mobilità green, le infrastrutture stradali e ferroviarie, ambiente, parchi e scuole. Sono le richieste che il sindaco Luigi Brugnaro ha inviato negli ultimi giorni della scorsa settimana all’anci per ottenere i soldi del Recovery Fund. Il
Brugnaro parte seconda, inizia dai progetti strategici, che chiede al governo di finanziare, e dal Piano degli interventi con cui il sindaco ha tracciato il bilancio dei cinque anni di mandato e fissato le linee per completare il lavoro. Del resto non ha perso un attimo per ricordare il ruolo di Venezia subito dopo essere stato rieletto, tanto che nei prossimi giorni incontrerà il sottosegretario all’economia (ex sfidante) Pier Paolo Baretta, per discutere della collaborazione tra Ca’ Farsetti e l’esecutivo. «Ci sono 200 miliardi di Recovery
Fund, Venezia deve avere la sua parte — ha detto — Qui sono venuti tanti ministri nelle ultime settimane, hanno fatto delle promesse ai veneziani, adesso devono mantenerle». A partire dai fondi di cui la città ha bisogno come il pane, perché le opere da fare
— nel libro del sindaco — sono tante e arrivano a tre miliardi e 900 mila euro. Il piano poggia su tre pilastri, quelli che di fatto ha individuato l’unione Europea come prioritari nella ripresa all’epoca dell’emergenza coronavirus: intermodalità, ambiente, efficientamento energetico. Si comincia con le stazioni, a partire dalla riqualificazione di quella di Mestre con la piastra sopra di binari che ricuce la frattura con Marghera, vaporetti ibridi (34 nuovi e 35 riconvertiti) e cold ironing con l’elettrificazione delle banchine a servizio di navi e yacht. Si prosegue con lo scavo dei rii, la nuova condotta dell’acquedotto, le fognature e il completamento del marginamento di Porto Marghera («Mancano ancora diversi chilometri da completare, che inquinano la laguna, cosa stanno aspettando?», ha attaccato dopo la vittoria al primo turno). E si conclude con l’efficientamento energetico di case, scuole e il patrimonio pubblico. Su questo si innesta il capitolo che riguarda la residenza. Da una parte il sindaco punta a rendere le abitazioni più moderne (anche con l’inserimento di ascensori nelle corti interne) dall’altra ristrutturare gli alloggi pubblici da immettere nel mercato immobiliare con canoni di locazioni sostenibili da destinare a cittadini che pur superando i massimali di reddito per accedere alle case Ater, non possono comunque permettersi di affrontare gli elevati canoni di affitto di libero mercato dal centro storico. Brugnaro vuole anche limitare l’affitto degli alloggi ai turisti, ma per farlo ha bisogno di una legge nazionale che fissi dei limiti din
In centro storico
Duecento milioni servono per le fognature, acquedotto da rifare, marginamenti da finire
utilizzo come fanno già altri paesi europei. L’idea è di affittare la casa un centinaio di giorni ai visitatori, e nel resto darla agli studenti, rendendo così gli affitti residenziali più convenienti.
Poi c’è il capitolo che riguarda il turismo: la linea in questo caso è già segnata dopo almeno due anni di studi, analisi dei dati e prime sperimentazioni. Sullo smartphone ci saranno tutte le informazioni e i codici: veneziani e veneti con Veneziaunica le avranno in automatico, gli altri le otterranno al momento della prenotazione, dell’albergo o della giornata da pendolari in laguna, che dovranno pagare il contributo di accesso, già deliberato dal consiglio comunale di Venezia con tanto di politica tariffaria. La visita dovrà essere prenotata e si «entrerà» in città attraverso i tornelli che saranno sistemati alla stazione di Santa Lucia e a piazzale Roma. E’ chiaro che nei giorni da bollino nero la tariffa sarà particolarmente alta per scoraggiare le visite.
Lo scontro con il governo è tutto sulla laguna, dai poteri che Comune e Regione chiedono («Ma in una notte di metà agosto hanno espropriato la città con l’istituzione di una Agenzia in cui comandano i ministeri romani», ha attaccato Brugnaro) alla gestione delle grandi navi. «Per la seconda volta la città ha detto che le crociere rimangano a Venezia, tra Marghera e la Marittima (attraverso il canale Vittorio Emanuele, ndr). Finora non hanno fatto niente facendo scappare le navi altrove, ma adesso non sto più zitto».