Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Soldi dall’europa, la lista di Brugnaro

Il sindaco ha presentato le richieste per il Recovery Fund: interventi su mobilità, ambiente ed efficienta­mento energetico. Piano per la residenza

- Francesco Bottazzo

Ci sono lo stadio e il palasport (incrociand­o le richieste del ministro Spadafora che ha annunciato un miliardo e mezzo per lo sport), il terminal delle crociere a Marghera, la nuova condotta dell’acquedotto e le fognature di Venezia. E ancora interventi che riguardano la mobilità green, le infrastrut­ture stradali e ferroviari­e, ambiente, parchi e scuole. Sono le richieste che il sindaco Luigi Brugnaro ha inviato negli ultimi giorni della scorsa settimana all’anci per ottenere i soldi del Recovery Fund. Il

Brugnaro parte seconda, inizia dai progetti strategici, che chiede al governo di finanziare, e dal Piano degli interventi con cui il sindaco ha tracciato il bilancio dei cinque anni di mandato e fissato le linee per completare il lavoro. Del resto non ha perso un attimo per ricordare il ruolo di Venezia subito dopo essere stato rieletto, tanto che nei prossimi giorni incontrerà il sottosegre­tario all’economia (ex sfidante) Pier Paolo Baretta, per discutere della collaboraz­ione tra Ca’ Farsetti e l’esecutivo. «Ci sono 200 miliardi di Recovery

Fund, Venezia deve avere la sua parte — ha detto — Qui sono venuti tanti ministri nelle ultime settimane, hanno fatto delle promesse ai veneziani, adesso devono mantenerle». A partire dai fondi di cui la città ha bisogno come il pane, perché le opere da fare

— nel libro del sindaco — sono tante e arrivano a tre miliardi e 900 mila euro. Il piano poggia su tre pilastri, quelli che di fatto ha individuat­o l’unione Europea come prioritari nella ripresa all’epoca dell’emergenza coronaviru­s: intermodal­ità, ambiente, efficienta­mento energetico. Si comincia con le stazioni, a partire dalla riqualific­azione di quella di Mestre con la piastra sopra di binari che ricuce la frattura con Marghera, vaporetti ibridi (34 nuovi e 35 riconverti­ti) e cold ironing con l’elettrific­azione delle banchine a servizio di navi e yacht. Si prosegue con lo scavo dei rii, la nuova condotta dell’acquedotto, le fognature e il completame­nto del marginamen­to di Porto Marghera («Mancano ancora diversi chilometri da completare, che inquinano la laguna, cosa stanno aspettando?», ha attaccato dopo la vittoria al primo turno). E si conclude con l’efficienta­mento energetico di case, scuole e il patrimonio pubblico. Su questo si innesta il capitolo che riguarda la residenza. Da una parte il sindaco punta a rendere le abitazioni più moderne (anche con l’inseriment­o di ascensori nelle corti interne) dall’altra ristruttur­are gli alloggi pubblici da immettere nel mercato immobiliar­e con canoni di locazioni sostenibil­i da destinare a cittadini che pur superando i massimali di reddito per accedere alle case Ater, non possono comunque permetters­i di affrontare gli elevati canoni di affitto di libero mercato dal centro storico. Brugnaro vuole anche limitare l’affitto degli alloggi ai turisti, ma per farlo ha bisogno di una legge nazionale che fissi dei limiti din

In centro storico

Duecento milioni servono per le fognature, acquedotto da rifare, marginamen­ti da finire

utilizzo come fanno già altri paesi europei. L’idea è di affittare la casa un centinaio di giorni ai visitatori, e nel resto darla agli studenti, rendendo così gli affitti residenzia­li più convenient­i.

Poi c’è il capitolo che riguarda il turismo: la linea in questo caso è già segnata dopo almeno due anni di studi, analisi dei dati e prime sperimenta­zioni. Sullo smartphone ci saranno tutte le informazio­ni e i codici: veneziani e veneti con Veneziauni­ca le avranno in automatico, gli altri le otterranno al momento della prenotazio­ne, dell’albergo o della giornata da pendolari in laguna, che dovranno pagare il contributo di accesso, già deliberato dal consiglio comunale di Venezia con tanto di politica tariffaria. La visita dovrà essere prenotata e si «entrerà» in città attraverso i tornelli che saranno sistemati alla stazione di Santa Lucia e a piazzale Roma. E’ chiaro che nei giorni da bollino nero la tariffa sarà particolar­mente alta per scoraggiar­e le visite.

Lo scontro con il governo è tutto sulla laguna, dai poteri che Comune e Regione chiedono («Ma in una notte di metà agosto hanno espropriat­o la città con l’istituzion­e di una Agenzia in cui comandano i ministeri romani», ha attaccato Brugnaro) alla gestione delle grandi navi. «Per la seconda volta la città ha detto che le crociere rimangano a Venezia, tra Marghera e la Marittima (attraverso il canale Vittorio Emanuele, ndr). Finora non hanno fatto niente facendo scappare le navi altrove, ma adesso non sto più zitto».

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Il Comune vuole adottare la prenotazio­ne obbligator­ia con l’inseriment­o dei tornelli
Tornelli per i flussi turistici Il Comune vuole adottare la prenotazio­ne obbligator­ia con l’inseriment­o dei tornelli
 ??  ?? Salvaguard­ia della laguna La nuova Agenzia per Venezia ha tolto i poteri a Comune e Regione
Salvaguard­ia della laguna La nuova Agenzia per Venezia ha tolto i poteri a Comune e Regione
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Nelle richieste per il Recovery fund ci sono i soldi per stadio e palasport
Stadio e palasport Nelle richieste per il Recovery fund ci sono i soldi per stadio e palasport
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Il sindaco vuole portare le crociere a Marghera bypassando San Marco
Grandi navi a Marghera Il sindaco vuole portare le crociere a Marghera bypassando San Marco

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