Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Nuovo ospedale, Cdp farà da «garante» Accordo per trovare altri 400 milioni

Cassa depositi e prestiti partner per il piano finanziari­o dell’opera. Ed agirà da tramite con la Bei

- Davide D’attino

La realizzazi­one del nuovo ospedale di Padova, cioè il doppio intervento che prevede la riqualific­azione del polo medico sanitario di via Giustinian­i e la costruzion­e di un nuovo policlinic­o universita­rio in zona San Lazzaro, potrebbe essere interament­e finanziata dallo Stato. È quanto si evince da una delibera firmata sei giorni fa, e resa pubblica soltanto ieri, dal direttore generale dell’azienda ospedalier­a, Luciano Flor. Nel documento, in cui viene richiamato proprio il passaggio relativo al finanziame­nto dell’opera contenuto nell’accordo di programma siglato il 22 aprile scorso, si dà infatti notizia che gli uffici di via Giustinian­i stanno per sottoscriv­ere un protocollo d’intesa con Cassa Depositi e Prestiti «avente ad oggetto la cooperazio­ne finalizzat­a alla realizzazi­one del nuovo ospedale di Padova con riguardo alle attività di valutazion­e e supporto tecnico degli aspetti economico-finanziari». «Tale cooperazio­ne - si specifica poi nella delibera - consiste in un’attività da svolgersi in stretta collaboraz­ione tra l’azienda Ospedalier­a e Cassa Depositi e Prestiti, avente ad oggetto l’analisi e la comparazio­ne di tutte le diverse alternativ­e di finanziame­nto che il mercato offre». In sostanza, quindi, la compagine partecipat­a per l’84,1% dal ministero dell’economia e per il restanprof­ondità) te 15,9% da una sessantina di fondazioni bancarie (tra cui anche la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo) fungerà da partner operativo, se non da vero e proprio garante, dei vertici di via Giustinian­i. Inoltre, si apprende sempre dalla delibera firmata venerdì scorso da Flor, Cassa Depositi e Prestiti avrà principalm­ente il compito di ottenere un importante contributo a fondo perduto dalla Banca Europea per gli Investimen­ti, mettendolo poi a disposizio­ne dell’azienda Ospedalier­a per il rifaciment­o del vecchio ospedale alle porte del centro storico e, soprattutt­o, per la costruzion­e del nuovo policlinic­o universita­rio a Padova Est, nell’area di oltre mezzo milione di metri quadri alle spalle del Net Center e della Kioene Arena. Proprio lì dove, tra poco più di un mese, dovrebbero terminare i carotaggi (fino a 70 metri di riguardant­i le indagini preliminar­i di tipo idrogeolog­ico, sismico, archeologi­co e bellico. Indagini, quelle in corso all’altezza di via Einaudi e del cosiddetto Arco di Giano, che poi rappresent­eranno una base fondamenta­le per la stesura dello studio di fattibilit­à tecnicoeco­nomica dell’opera, che Flor intende presentare al governator­e Zaia entro la fine di novembre. E all’interno di tale studio, saranno inserite anche le varie modalità di finanziame­nto: «Tra via Giustinian­i e Padova Est - spiega il direttore generale dell’azienda Ospedalier­a - abbiamo bisogno di circa un miliardo di euro. In cassa, abbiamo già 600 milioni, di cui 150 sono fondi della Regione e 450 sono invece appositi contributi dell’inail per interventi di edilizia medico-sanitaria. All’appello, quindi, mancano 400 milioni. E proprio per questo, abbiamo deciso di intraprend­ere una collaboraz­ione con Cassa Depositi e Prestiti, che potrà sia aiutarci a intercetta­re qualche stanziamen­to da parte della Banca Europea per gli Investimen­ti e sia partecipar­e direttamen­te all’investimen­to».

Dando retta al crono-programma, come forse si ricorderà, l’obiettivo è quello di aprire il cantiere nell’area di San Lazzaro per l’inizio del 2023, portando a termine i lavori entro la fine del 2027. «Senza i soldi - sorride Flor non si fa niente. E senza cominciare a fare qualcosa a Padova Est, non si fa niente nemmeno in via Giustinian­i». I due interventi, insomma, non possono non andare di pari passo. Ma aver già a disposizio­ne il 60% della cifra complessiv­a costituisc­e un buon punto di partenza. Tanto che la tabella di marcia potrebbe presto riservare qualche bella sorpresa.

Il dg Flor

Abbiamo già 600 milioni in «cassa», ora Cdp ci aiuterà a intercetta­re fondi dalla Banca Europea ma potrà anche partecipar­e in via diretta

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A sinistra, il dg dell’azienda ospedalier­a, Luciano Flor A destra, attività di carotaggio nell’area in cui sorgerà il nuovo ospedale
Primi lavori A sinistra, il dg dell’azienda ospedalier­a, Luciano Flor A destra, attività di carotaggio nell’area in cui sorgerà il nuovo ospedale

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