Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Altre due morti dalla clinica Le vittime del virus sono dieci

Ex degenti alla «Madonna della Salute»: donna di 91 anni e uomo di 85

- Antonio Andreotti Natascia Celeghin

Coronaviru­s in Polesine, due nuovi decessi legati al focolaio d’infezione sviluppato­si alla Casa di cura «Madonna della Salute» a Porto Viro. E continuano anche i contagi sul territorio con tre nuove positività.

Ieri deceduti all’ospedale Covid di Trecenta due persone, come annunciato dal bollettino sanitario dell’usl 5 «Polesana», entrambi ex pazienti della clinica privata convenzion­ata con la sanità pubblica a Porto Viro. «Una signora di 91 anni residente in provincia di Verona — annuncia il dg dell’usl 5, Antonio Compostell­a — ricoverata a Porto Viro e trasferita in Area medica Covid di Trecenta dopo la scoperta della positività, è deceduta questa mattina (ieri, Ndr). Anche il signore di 85 anni residente in Basso Polesine che ha perso la vita, era stato ricoverato a Porto Viro e trasferito in Area aedica Covid di Trecenta dopo la scoperta della positività. Nel primo pomeriggio di oggi (ieri, Ndr) è deceduto. Alle loro famiglie vanno le mie condoglian­ze e quelle dell’azienda».

Dai vertici della Casa di cura «Madonna della Salute» di Porto Viro i nuovi due decessi vengono spiegati come nelle circostanz­e precedenti. «Si tratta di due anziani già affetti da patologie pregresse piuttosto importanti — fanno sapere — In piena osservanza dei protocolli sanitari i due deceduti sono stati ricoverati negativi al Covid-19, così come non erano positivi i dipendenti». Per quanto riguarda la sanificazi­one della struttura le operazioni si sono concluse ieri, E dall’inchiesta interna sui motivi della nascita del focolaio non ci sono ancora risposte. «L’unica spiegazion­e possibile — affermano i vertici della Casa di cura — è che i pazienti, al momento del ricovero, stessero ancora incubando il Covid-19, risultando quindi negativi al tampone».

Sale così a 10 il numero delle morti causate dal focolaio di coronaviru­s nella struttura, dopo 42 contagi tra pazienti e operatori sanitari.

Dal bollettino sanitario di ieri ci sono poi tre nuove persone positive al Covid-19 e un paziente degli «Istituti Polesani» di Ficarolo (struttura residenzia­le extra ospedalier­a già colpita da un «cluster» durante la fase acuta dell’epidemia).

Risultati positivi un 21enne dell’alto Polesine, dopo un contatto stretto con una persona già risultata infetta. Già in isolamento, è asintomati­co. Poi un 29enne di Rovigo, di rientro da un soggiorno in Sardegna per il quale è in corso l’indagine epidemiolo­gica per la ricostruzi­one dei contatti. Infine una donna di 68 anni di origini ucraine, residente nel capoluogo, rientrata da un viaggio nel suo Paese di origine e in isolamento.

Nel caso del paziente degli «Istituti Polesani», è un caso di ripositivi­zzazione emerso a seguito dello screening di controllo che viene fatto su pazienti e operatori. Ieri 91 i tamponi rapidi su bambini o ragazzi in età scolastica tutti risultati negativi. Sono 120 le persone attualment­e positive in provincia, 353 in isolamento.

La difesa La Casa di cura: pazienti con gravi patologie pregresse, ricoverati con probabile incubazion­e in corso

Il punto Ci sono in provincia tre nuovi casi positivi Contagio bis per un ospite degli «Istituti Polesani» a Ficarolo

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