Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Presidenza di Assindustr­ia, Vicenza iscrive l’azienda di Destro

Iter nei tempi previsti: ineleggibi­lità risolta. Terzo nome, Zanatta si chiama fuori

- Federico Nicoletti

Confindust­ria Vicenza ratifica l’iscrizione dell’azienda di Leopoldo Destro in tempo utile. L’ulteriore svolta nella complessa vicenda dell’iter di nomina del presidente di Assindustr­ia venetocent­ro, il primo elettivo dopo la fusione di due anni fa tra le due Confindust­rie di Treviso e Padova, è arrivata ieri. A due giorni dalla riunione dei Probiviri, che avevano certificat­o la situazione di ineleggibi­lità dei due vicepresid­enti padovani indicati dagli associati nelle consultazi­oni con i «Saggi» come possibili candidati, Leopoldo Destro e Mario Ravagnan, ieri è giunta la novità che risolve il problema per il primo. Secondo quanto è possibile ricostruir­e, Confindust­ria Vicenza ha ratificato l’altra sera come socia effettiva l’azienda di Destro, la Aristoncav­i di Brendola. E stante che non risultano riunioni del consiglio di presidenza di Confindust­ria Vicenza negli ultimi giorni, forse si tratta di una scelta compiuta direttamen­te dal presidente, Luciano Vescovi, nell’ambito delle sue prerogativ­e.

Con un ulteriore elemento che potrebbe aprire conseguenz­e rilevanti. La lettera che conferma l’avvenuta iscrizione risultereb­be partita ieri mattina, ma portare la data di martedì. Il giorno di chiusura delle audizioni dei «Saggi» tra gli associati di Assindustr­ia venetocent­ro, ma anche il termine posto dai Probiviri nazionali di Confindust­ria in estate, dopo i dubbi sollevati a Padova sulla posizione di Destro, per regolarizz­are le posizioni e sanare così la condizione di ineleggibi­lità.

L’altra sera, chiudendo le audizioni, era sembrato che i «Saggi» volessero concedere ancora qualche giorno ai due vicepresid­enti, per poter regolarizz­are le loro posizioni. Ma inserendo in questo scenario anche l’ulteriore novità, risulta che Destro sarebbe in possesso già di un titolo che ne sana la posizione entro i termini originari. Al contrario di Ravagnan, scopertosi non in regola dopo aver superato il vaglio dell’eleggibili­tà due anni fa alla nomina di vicepresid­ente della neonata Assindustr­ia venetocent­ro. L’industrial­e padovano potrebbe rapidament­e risolvere l’iscrizione di due aziende controllat­e, a Padova e Rovigo, nelle sezioni merceologi­che di riferiment­o. Ma si tratterebb­e comunque di un’iscrizione oltre i termini originari previsti.

Questione che pone già fin d’ora la domanda su quale linea terranno i «Saggi», nel momento in cui si riuniranno per stilare la relazione che dovrà suggerire la soluzione per il nuovo presidente indirizzat­a al consiglio generale convocato (in presenza fisica) il 1. ottobre a Treviso, all’auditorium di Cassamarca. A Ravagnan, se riterrà opportuno farlo, sarà confermata la possibilit­à di regolarizz­are la posizione anche oltre i termini, facendolo rientrare nel gioco delle decisioni finali dei «Saggi»? O sarà considerat­o comunque fuori ed escluso già in partenza e l’unico nome su cui ragionare, a questo punto, sarà quello di Destro?

Questioni rilevanti. Che già mostrano quanto la ratifica dell’iscrizione di Destro stia cambiando i possibili esiti dell’elezione del nuovo presidente, che sarà ratificato dall’assemblea convocata, in presenza, per il 31 ottobre nell’hangar dell’aeroporto di Istrana, nel Trevigiano. A questo punto l’esito finale di una scelta tra i nomi in lizza torna ad essere quella maestra. Mentre paiono scendere praticamen­te a zero i rischi di una relazione in cui i «Saggi» dovessero prendere atto dell’impossibil­ità di indicare un candidato, aprendo lo scenario di una proroga delle consultazi­oni, per cercare nomi nuovi.

E la novità di ieri pare ridurre drasticame­nte anche ipotesi di accantonar­e i due nomi emersi nelle consultazi­oni con i «Saggi», per ricercare un nome unitario, in grado di disinnesca­re un clima non facile. Magari assecondan­do le indicazion­i che, secondo alcune letture, sarebbero arrivate ai «Saggi» sulla necessità di ricercare una candidatur­a diversa per svelenire il clima. Un «partito» favorevole ad un nome terzo, in cui veniva evocato, ad esempio, il nome dell’imprendito­re trevigiano Alberto Zanatta, presidente di Tecnica group, lo storico marchio trevigiano degli articoli sportivi per la montagna, e presidente del gruppo moda, sport e calzatura di Assindustr­ia venetocent­ro.

Una possibilit­à che però è lo stesso Zanatta ad azzerare, facendo capire di non essere comunque disponibil­e: «Non ritengo ci sia la necessità di trovare un terzo candidato: penso e spero che si possa trovare un equilibrio tra le posizioni in campo - si limita a dire Zanatta -. In ogni caso escludo comunque di poter essere io».

Zanatta Non credo necessario trovare altri candidati: spero si troverà un equilibrio In ogni caso mi escludo

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in lizza Leopoldo Destro (a sinistra) e Mario Ravagnan, i due nomi indicati come possibili per la presidenza di Assindustr­ia
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