Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Presidenza di Assindustria, Vicenza iscrive l’azienda di Destro
Iter nei tempi previsti: ineleggibilità risolta. Terzo nome, Zanatta si chiama fuori
Confindustria Vicenza ratifica l’iscrizione dell’azienda di Leopoldo Destro in tempo utile. L’ulteriore svolta nella complessa vicenda dell’iter di nomina del presidente di Assindustria venetocentro, il primo elettivo dopo la fusione di due anni fa tra le due Confindustrie di Treviso e Padova, è arrivata ieri. A due giorni dalla riunione dei Probiviri, che avevano certificato la situazione di ineleggibilità dei due vicepresidenti padovani indicati dagli associati nelle consultazioni con i «Saggi» come possibili candidati, Leopoldo Destro e Mario Ravagnan, ieri è giunta la novità che risolve il problema per il primo. Secondo quanto è possibile ricostruire, Confindustria Vicenza ha ratificato l’altra sera come socia effettiva l’azienda di Destro, la Aristoncavi di Brendola. E stante che non risultano riunioni del consiglio di presidenza di Confindustria Vicenza negli ultimi giorni, forse si tratta di una scelta compiuta direttamente dal presidente, Luciano Vescovi, nell’ambito delle sue prerogative.
Con un ulteriore elemento che potrebbe aprire conseguenze rilevanti. La lettera che conferma l’avvenuta iscrizione risulterebbe partita ieri mattina, ma portare la data di martedì. Il giorno di chiusura delle audizioni dei «Saggi» tra gli associati di Assindustria venetocentro, ma anche il termine posto dai Probiviri nazionali di Confindustria in estate, dopo i dubbi sollevati a Padova sulla posizione di Destro, per regolarizzare le posizioni e sanare così la condizione di ineleggibilità.
L’altra sera, chiudendo le audizioni, era sembrato che i «Saggi» volessero concedere ancora qualche giorno ai due vicepresidenti, per poter regolarizzare le loro posizioni. Ma inserendo in questo scenario anche l’ulteriore novità, risulta che Destro sarebbe in possesso già di un titolo che ne sana la posizione entro i termini originari. Al contrario di Ravagnan, scopertosi non in regola dopo aver superato il vaglio dell’eleggibilità due anni fa alla nomina di vicepresidente della neonata Assindustria venetocentro. L’industriale padovano potrebbe rapidamente risolvere l’iscrizione di due aziende controllate, a Padova e Rovigo, nelle sezioni merceologiche di riferimento. Ma si tratterebbe comunque di un’iscrizione oltre i termini originari previsti.
Questione che pone già fin d’ora la domanda su quale linea terranno i «Saggi», nel momento in cui si riuniranno per stilare la relazione che dovrà suggerire la soluzione per il nuovo presidente indirizzata al consiglio generale convocato (in presenza fisica) il 1. ottobre a Treviso, all’auditorium di Cassamarca. A Ravagnan, se riterrà opportuno farlo, sarà confermata la possibilità di regolarizzare la posizione anche oltre i termini, facendolo rientrare nel gioco delle decisioni finali dei «Saggi»? O sarà considerato comunque fuori ed escluso già in partenza e l’unico nome su cui ragionare, a questo punto, sarà quello di Destro?
Questioni rilevanti. Che già mostrano quanto la ratifica dell’iscrizione di Destro stia cambiando i possibili esiti dell’elezione del nuovo presidente, che sarà ratificato dall’assemblea convocata, in presenza, per il 31 ottobre nell’hangar dell’aeroporto di Istrana, nel Trevigiano. A questo punto l’esito finale di una scelta tra i nomi in lizza torna ad essere quella maestra. Mentre paiono scendere praticamente a zero i rischi di una relazione in cui i «Saggi» dovessero prendere atto dell’impossibilità di indicare un candidato, aprendo lo scenario di una proroga delle consultazioni, per cercare nomi nuovi.
E la novità di ieri pare ridurre drasticamente anche ipotesi di accantonare i due nomi emersi nelle consultazioni con i «Saggi», per ricercare un nome unitario, in grado di disinnescare un clima non facile. Magari assecondando le indicazioni che, secondo alcune letture, sarebbero arrivate ai «Saggi» sulla necessità di ricercare una candidatura diversa per svelenire il clima. Un «partito» favorevole ad un nome terzo, in cui veniva evocato, ad esempio, il nome dell’imprenditore trevigiano Alberto Zanatta, presidente di Tecnica group, lo storico marchio trevigiano degli articoli sportivi per la montagna, e presidente del gruppo moda, sport e calzatura di Assindustria venetocentro.
Una possibilità che però è lo stesso Zanatta ad azzerare, facendo capire di non essere comunque disponibile: «Non ritengo ci sia la necessità di trovare un terzo candidato: penso e spero che si possa trovare un equilibrio tra le posizioni in campo - si limita a dire Zanatta -. In ogni caso escludo comunque di poter essere io».
Zanatta Non credo necessario trovare altri candidati: spero si troverà un equilibrio In ogni caso mi escludo