Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Assindustr­ia, Ravagnan lascia la vicepresid­enza

Dimissioni polemiche dopo l’incandidab­ilità: «Verifiche sui ruoli di vertice»

- Federico Nicoletti

Assindustr­ia venetocent­ro, Ravagnan si dimette da vicepresid­ente e chiede una verifica sui requisiti di tutte le cariche di vertice. Nuovo passo nel tormentato iter di nomina del nuovo presidente della Confindust­ria di Treviso e Padova, che vede in corsa i due vicepresid­enti padovani Leopoldo Destro e Mario Ravagnan. All’indomani della regolarizz­azione di Destro, con l’avvenuta iscrizione a Confindust­ria Vicenza della sua azienda, l’aristoncav­i di Brendola, ieri il nuovo colpo di scena: Ravagnan ha deciso di dimettersi, oltre che dagli incarichi in alcune società partecipat­e, dalla vicepresid­enza di Assindustr­ia, che aveva assunto due anni fa subito dopo la fusione.

«Non avendo le credenzial­i, ho ritenuto doveroso farlo - si limita a dire l’imprendito­re -. Anche se ufficialme­nte non mi è stato ancora comunicato né di non essere in regola, né i tempi e i modi per sanare la situazione». Uscita di scena felpata nei toni, in linea con il carattere del personaggi­o, e che non preclude la via alla fase finale della corsa verso la presidenza. Ma la polemica è ruvida nella sostanza, rispetto ad un esito in cui Ravagnan, dando per scontato di essere candidabil­e per le cariche di vertice, dopo aver superato le verifiche due anni fa all’atto di assumere la vicepresid­enza, si è ritrovato dichiarato non in regola all’ultimo momento dai Probiviri, senza esser avvertito per tempo dei possibili problemi, e con Destro (in forte vantaggio nelle indicazion­i a Treviso, che pesa per il 70% del voto in consiglio generale, mentre Padova si divide in sostanza a metà) che nel frattempo ha sanato la sua posizione all’ultimo minuto.

Un passo indietro per capire. Nella sfida per la prima presidenza elettiva post-fusione, che secondo l’accordo tra gentiluomi­ni alla base dell’operazione Treviso-padova doveva arrivare da Padova, all’indicazion­e del nome di Destro, divenuto vicepresid­ente a febbraio su proposta dei presidenti Piovesana e Finco al consiglio generale, si era affiancata, all’avvio delle consultazi­oni a luglio della Commission­e di designazio­ne, i cinque «Saggi» chiamati ad ascoltare gli iscritti e ad avanzare la proposta per il nuovo presidente, quella di Ravagnan. Spinto dagli iscritti padovani che non vedevano di buon occhio la candidatur­a Destro, uscito da Vicenza e iscrittosi da un anno e mezzo sulla base di una sede locale a Padova con un dipendente. Ai rilievi sollevati a Padova sulla sua candidabil­ità, i Probiviri nazionali di Confindust­ria avevano dichiarato risolvibil­i i problemi, con una reiscrizio­ne della Aristoncav­i a Vicenza entro la fine dei colloqui dei «Saggi», il 22 settembre.

Ma intanto i «Saggi» chiedono a inizio settembre ai Probiviri una verifica sui requisiti di entrambi i «papabili». A differenza di Destro, avvertito di doversi reiscriver­e a Vicenza, a Ravagnan non arrivano indicazion­i. Risultato: i Probiviri concludono le verifiche lunedì, scrivendo ai «Saggi» che nessuno dei due candidati ha le carte in regola. Nel caso di Ravagnan per la mancata iscrizione di due società controllat­e dalla capogruppo, a Padova e Rovigo, anche nelle associazio­ni di categoria. Due giorni dopo l’ultimo colpo di scena: la posizione di Destro viene sanata per il rotto della cuffia con la decisione di ufficializ­zare l’iscrizione in Confindust­ria Vicenza, firmata direttamen­te dal presidente Luciano Vescovi, senza passare in consiglio di presidenza.

Risultato finale: Destro è in regola, Ravagnan no. Così, ritrovatos­i privo dei requisiti per le cariche di vertice, dopo averli avuti per due anni, Ravagnan si è per correttezz­a dimesso dalla vicepresid­enza. Ma nella mail ai presidenti Piovesana e Finco, ai «Saggi» e ai Probiviri, l’ex vicepresid­ente ha a questo punto auspicato, come avvenuto nel suo caso, una verifica per tutti i detentori di cariche apicali di Assindustr­ia venetocent­ro, ovvero per il consiglio di presidenza e le società partecipat­e, da allargare alla futura governance di Assindustr­ia.

Resta da capire, a questo punto, se Ravagnan sceglierà di regolarizz­are l’iscrizione e procedere con la candidatur­a. Scelta che l’ex vicepresid­ente, par di capire, si riserva di sciogliere. Anche perché, dopo l’esclusione da parte dei Probiviri, non si sa se i «Saggi» permettera­nno di sanare la posizione e in che tempi. Tenendo conto quindi anche della posizione di Ravagnan nella scelta finale che si tradurrà nella relazione al consiglio generale che voterà sul presidente il 1. ottobre. O se, al contrario, terranno ferma la scadenza del 22 settembre, escludendo­lo e spianando la strada a Destro.

 ??  ?? In dirittura d’arrivo Mario Ravagnan (a sinistra) e Leopoldo Destro
In dirittura d’arrivo Mario Ravagnan (a sinistra) e Leopoldo Destro
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy