Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

«Funzionerà nessun problema per il vento»

- Di Alberto Zorzi

Ingegnere, emozionato? «No, io sono un tipo freddo». Però se domani il Mose funzionerà sarà la prima volta in cui difenderà Venezia.

«La prego di non usare quel “se”. Il Mose funzionerà».

Alberto Scotti, lei è il progettist­a del Mose ed è normale che difenda la sua opera. Ma c’è chi dice il contrario.

«Il sistema è complicato per le tante componenti da tenere sotto controllo. Ma abbiamo già dimostrato che si alza».

Però finora l’avete fatto solo con mare calmo. Che cosa cambia con lo sferzante scirocco previsto, che porterà onde importanti?

«Poco o nulla. Anzi sono contento che potremo finalmente dimostrare che il Mose si alza anche con il moto ondoso e il vento. D’altra parte non è che nei test abbiamo evitato le onde: sempliceme­nte quando li abbiamo fatti non ce n’erano».

Però se l’onda spinge le paratoie ci metteranno più tempo per sollevarsi o no?

«In realtà no, perlomeno a regime. Il vento incide meno della sporcizia sulla paratoie, cioè sabbia e incrostazi­oni che le fanno pesare di più. Ma il problema si supera pompando più aria all’interno: facendo l’esempio del motore, se la paratoia è pulita accelero normalment­e, se è sporca devo andare “a tavoletta"».

Ma gli impianti non sono ancora in fase di completame­nto?

«Infatti questo è l’unico problema. Ci potrebbe essere qualche inghippo a livello impiantist­ico o operativo, anche perché la procedura è stata appena approvata e sarebbe stato meglio avere qualche prova per il rodaggio».

L’acqua alta però vi ha costretto ad accelerare: che cosa potrebbe succedere?

«Magari una barriera potrebbe metterci un po’ di tempo in più o una paratoia potrebbe essere disallinea­ta. Cose da poco, ma che da fuori possono sembrare gravi e infatti temo che qualcuno potrebbe farne una tragedia».

Qualche inghippo potrebbe esserci, ma non sarà una tragedia

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