Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Il maestro di sci la commercialista e la trentenne: il giallo del trio
Sciatore tra i migliori del Triveneto nella sua categoria lui, commercialista insieme al padre lei, entrambi con storie di vita tutt’altro che da picchiatori incalliti. I due aggressori dell’avvocato Longo hanno profili apparentemente normalissimi.
Luca Zanon di mestiere fa l’elettricista, ma quasi tutti lo conoscono per la sua più grande passione: lo sci. Cresciuto ai piedi delle Dolomiti, tra Ziano di Fiemme e Predazzo in Trentino, l’uomo, 49 anni, è considerato un guru della neve. «Nella sua categoria è sicuramente tra i primi dieci in Italia», spiega Enrico Bonato, ex presidente e membro del consiglio direttivo dell’associazione sportiva «Ski 1 Team», lo sciclub padovano in cui Zanon è uno degli allenatori. Da qualche anno il 49enne si è infatti trasferito a Padova per motivi di lavoro. Prima di spostarsi in Veneto aveva sempre vissuto in Trentino e fino scorso anno risultava residente a Predazzo, sempre in val di Fiemme. Qui si è fatto conoscere non solo per le sue abilità sciistiche ma anche per la ditta di impianti elettrici («Elettro Light») che aveva aperto nel 2003 insieme a un socio, da cui però si era diviso dopo appena due anni.
«Non ha mai dato problemi in paese e sinceramente non ho mai avuto la sensazione che fosse una persona violenta. Era da tanto tempo però che non si vedeva più in zona», dice la sindaca di Predazzo, Maria Bosin. In molti sono rimasti sorpresi dalla notizia del suo arresto: dai vecchi amici ai componenti del gruppo Alpini di Ziano di Fiemme, di cui fa ancora parte Zanon. Anche se in paese qualcuno lo descrive come una persona impulsiva, una «testa calda». Per l’ex presidente dello «Ski 1 Team» appare invece «impossibile» che Zanon possa essere uno dei responsabili dell’aggressione contro il noto avvocato ed ex parlamentare padovano.
«Lo conosco molto bene, ma non riesco proprio a spiegarmelo – esclama Bonato – non riesco a capire cosa possa essere accaduto». Zanon, che è anche maestro di sci, è uno degli allenatori dello sci club padovano. Prima era iscritto a un’altra associazione sportiva, il centro agonistico Patavium sci. «Nella sua categoria (Master, Gruppo B, ndr) è sicuramente tra i primi dieci in Italia spiega Bonato - Ha vinto diverse gare a livello regionale».
Commercialista e madre di un figlio adolescente avuto da una precedente relazione, Silvia Maran, nata nella zona della Madonna Pellegrina, un popoloso quartiere di Padova, è considerata una professionista esemplare dai conoscenti che ieri, alla notizia del suo arresto, hanno letto increduli i siti di informazione. «Sin da giovane è sempre stata una bellissima ragazza con un carattere un po’ fumantino, una persona magari esuberante e che non si è mai fatta mettere i piedi in testa ma non la immagino a fare raid punitivi o a picchiare la gente senza un motivo», racconta un amico, che vuole restare anonimo. «Da giovane ha lavorato anche in una gelateria della centralissima via Roma, non è mai stata in brutti giri, non si è mai occupata di politica, neanche negli anni delle superiori o dell’università. È sempre stata una brava donna e una splendida mamma».
La donna da ieri è ai domiciliari nella sua abitazione di via Castelfidardo, dove ha la sede legale anche lo studio di commercialista che gestisce insieme al padre e che porta il loro cognome. Della questione non ha voluto parlare, limitandosi a dire al telefono: «Non c’entro niente, è tutto un equivoco».