Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Martinelli dipinge «Gli occhi del tempo» «Il giardino degli iris», i fiori di Vignozzi
La trasposizione contemporanea dei volti e dei paesaggi cari a Vincent van Gogh nelle tele di Piero Vignozzi (1934) e di Andrea Martinelli (1965). La mostra «Van Gogh. I colori della vita» è affiancata dalle opere di undici artisti italiani contemporanei –geograficamente si spazia dalla Lombardia alla Sicilia- ai quali il curatore Marco Goldin ha affidato la rielaborazione di alcuni temi presenti nell’opera di Van Gogh. Le undici personali si alterneranno ogni mese e mezzo. Oggi si comincia con due artisti toscani. Andrea Martinelli è nome forte della figurazione italiana che vive e vibra nella ritrattistica. E in queste magnetiche opere atte di sguardi - «Gli occhi del tempo» -, il pittore evoca l’eccezionale epifania del volto. Goldin gli consegna infatti l’interpretazione di quei volti delle persone che Van Gogh incontrò, amò e dipinse durante la sua vita. Dalla contadina di Nuenen, ritratta mentre Van Gogh è nel Brabante olandese al postino Joseph Roulin, di cui Vincent scriverà al fratello Theo: «L’uomo è un ardente repubblicano e un socialista, ragiona bene e sa molte cose». Le opere di Martinelli sono affiancate dagli abiti che la figlia Mariateresa ha realizzato per vestire i modelli in posa durante la realizzazione dei ritratti. Titola «Il giardino degli iris» il percorso decisamente introspettivo che il fiorentino Piero Vignozzi dedica invece ai fiori cari a Van Gogh. Agli iris che il pittore dipinge nel periodo trascorso nella casa di cura per malattie mentali di Saintrémy. Fiori cari anche a Vignozzi che ce li consegna in un trionfo di viola. Immersi in un paesaggio misterioso. Come scrive Goldin: «Assediati dalla luce di un tramonto incandescente, oppure a sospendersi muti dentro una nebbia che non si lascia sfiorare se non dal tempo lungo dell’universo che chiama».