Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Gli zaini da rider imbottiti di droga

Padova, blitz della polizia sotto un cavalcavia. L’area era un deposito di stupefacen­ti

- Roberta Polese

Sotto quel cavalcavia di Pontevigod­arzere era stato notato uno strano viavai di persone, e quando la questura ha ispezionat­o l’area ha trovato una rete di cunicoli e pertugi dov’erano stati nascosti droga, denaro e zaini da rider, nello specifico di Just Eat, utilizzati per effettuare le consegne di stupefacen­ti passando inosservat­i. Ritrovato anche un cucciolo di cane rubato nei giorni scorsi e restituito al proprietar­io. In zona riesplode la polemica sul degrado.

Un piccolo mondo fatto di cunicoli, corridoi e nascondigl­i. Sotto il viadotto, nell’undergroun­d più dimenticat­o, un gruppo di giovani nordafrica­ni ha realizzato un vero e proprio deposito di stupefacen­ti. Lo ha scoperto la Squadra Mobile di Padova che ha fatto un blitz sotto al cavalcavia di Corso 13 giugno in zona Pontevigod­arzere. Hashish e marijuana erano nascoste dentro a un contenitor­e quadrato che i rider usano per le consegne Just Eat.

È quindi anche questo un vettore utilizzato per non dare nell’occhio ed effettuare le consegne a domicilio. Tra i cunicoli è stato trovato anche un cane, cucciolo di Straffords­hire terrier subito riconsegna­to alla sua padrona. Sono finiti sotto sequestro oltre a 290 grammi di hashish e 315 grammi di marijuana, oltre a vari telefonini, bilancini di precisione, 241 euro in contanti, zainetti e poi ancora una mazza da baseball, due pistole taser e numerose confezioni di spray urticante di marchio americano. La polizia ha sequestrat­o anche due biciclette elettriche di ultima generazion­e, provento di due diversi furti. Gli agenti sono arrivati ai cunicoli di Pontevigod­arzere dopo numerose segnalazio­ni da parte dei residenti delle vie vicine, quali via Duprè, via Fornace Morandi, via Moretto da Brescia. I cittadini hanno riferito di un massiccio andirivien­i di stranieri, oltre che da sotto il ponte, anche da alcune abitazioni al grezzo, abbandonat­e da tempo poco lontano dalla stazione nord del tram. Anche lì gli agenti hanno fatto un sopralluog­o, non vi era nessuno, ma la zona è apparsa sporca, trasandata, carica di rifiuti. Proprio nei pressi di quelle abitazioni la stessa polizia qualche sera fa aveva stazionato per una serie di controlli stradali, venendo aggredita da lanci di sassi e bottiglie proprio dagli stranieri. Due persone sono state portate in questura, erano due nordafrica­ni senza documenti. Da tempo i residenti del quartiere di Pontevigod­arzere lamentano abbandono da parte delle istituzion­i. Martoriati dal traffico e da costruzion­i spesso abbandonat­e, i residenti hanno chiesto più attenzione da parte del Comune. A condurre un’inchiesta su questa zona è stata l’associazio­ne Lies (Laboratori­o inchiesta economica e sociale) che, in collaboraz­ione con i cittadini, ha sviluppato molti interessan­ti temi legati all’identità di Pontevigod­arzere. Lo studio evidenza come il quartiere sia cresciuto in modo indipenden­te rispetto al centro cittadino, e che ha sofferto, negli anni della deindustri­alizzazion­e, di un’assenza di «visione» sul recupero degli stabilimen­ti e delle zone che oggi sono centri di spaccio e abbandono. Lo studio, condiviso con i residenti e le realtà attive in quartiere, è stato presentato qualche giorno fa alla presenza anche dell’assessora al decentrame­nto Francesca Benciolini, e dell’assessore allo sport e alla sicurezza Diego Bonavina.

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Il materiale Stupefacen­ti, denaro, zaino, armi e refurtiva ritrovati sotto il ponte, trasformat­o in un vero e proprio deposito. C’era anche un cane rubato

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