Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
The Fork impone ai locali un’app per pagare «Troppo cara, presto una nostra piattaforma»
I ristoratori padovani scaricano il servizio di Tripadvisor. L’appe: «Ci strozzerebbe»
«Suggeriamo loro di tornare sui propri passi, pena una raffica di disdette». L’ultimatum è firmato Erminio Alajmo, presidente dell’associazione Provinciale Pubblici Esercizi di Padova, e i destinatari sono i creatori di «The Fork», popolare app - che fa capo a Tripadvisor - per riservare il proprio tavolo al ristorante. Motivo: dal 7 ottobre i ristoranti che utilizzano la piattaforma di prenotazioni online per attirare maggiori clienti saranno obbligati ad accettare «The Fork Pay», il nuovo sistema di pagamento con condizioni che prevedono solo maggiori costi per i suddetti, a partire dalle commissioni medie del 3% (ben più alte rispetto a quelle di carte di credito e Bancomat, ferme tra l’1 e il 2,5%).
E non è tutto: prima di vedersi accreditare gli incassi sui conti correnti i ristoratori saranno costretti ad attendere giorni, con problemi dal punto di vista degli approvvigionamenti. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, considerato che The Fork prende già 2 euro a coperto e che - ad esempio - su 100 euro di conto per quattro commensali il costo a carico dell’esercente può avvicinarsi al 10%. Ecco spiegata, dunque, la rivolta dei ristoratori, capitanata da Alajmo: «Padova è in prima linea nella mobilitazione, perché questi diktat sono economicamente insostenibili». Per questo motivo Appe assicura di essere già pronta «ad offrire agli associati uno strumento alternativo e gratuito: grazie alla padovana Blue Solution Communication stiamo studiando una nuova piattaforma che coniuga semplicità ed operatività. In pratica l’applicazione potrà gestire indifferentemente prenotazioni, take away, consegne a domicilio oppure eventuali ordini direttamente dal tavolo, a costo zero per l’esercente».