Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Case in affitto, canoni d’oro dopo lo sbarco di «Amazon»

Aumenti del 40%, la denuncia Cgil: «I lavoratori di base fuori mercato»

- Marco Baroncini

I primi effetti dell’arrivo di «Amazon» in Polesine si osservano nel mercato immobiliar­e dove, nel giro di pochi mesi, i prezzi degli affitti hanno registrato rialzi fino al 40 per cento. A causare l’impennata la ricerca sempre più frequente di abitazioni attorno al gigantesco polo logistico del gigante dell’e-commerce, costruito tra San Bellino e Castelgugl­ielmo, che ha attirato lavoratori ben oltre i confini provincial­i e regionali.

La rincorsa alle case era già iniziata nei primi mesi di «lockdown», con le agenzie del territorio sommerse di richieste e per questo alla ricerca continua di proprietar­i disponibil­i ad affittare. Così in pochi mesi la domanda è cresciuta vertiginos­amente rispetto all’offerta, con una significat­iva ricaduta sui prezzi.

«Nel caso di figure apicali, che hanno stipendi maggiori, i problemi sono limitati — spiega Pieralbert­o Colombo, segretario generale della Cgil — Ma per i magazzinie­ri o le fasce più basse, per la gran parte part-time o con contratti a tempo determinat­o di qualche mese, il peso è più difficile da sostenere».

Dipendenti con retribuzio­ni che, in alcuni casi, si assestano tra i 600 e gli 800 euro mensili, rendendo del tutto impossibil­e pagare canoni d’affitto tanto più se maggiorate. Il tutto esaurito non riguarda solo Lendinara e Badia Polesine, i comuni più grandi nelle vicinanze del magazzino, ma anche quelli più distanti come quello del capoluogo.

Se in un primo momento la richiesta era per lo più da parte di dirigenti ed operai impiegati nella costruzion­e del magazzino, ora sono anche ragazzi molto giovani che provengono da regioni dell’italia meridional­e.

«È mancata completame­nte la programmaz­ione sul territorio — continua Colombo — Come sindacati avevamo detto di aprire un confronto che coinvolges­se diversi enti, ma non è stato fatto. Ora ci sono lavoratori che si trovano a dover rinunciare al lavoro perché non possono mantenersi lontani dalla loro casa».

Con problemi che si riflettono anche sull’organizzaz­ione dei servizi pubblici. «Guardando oltre la questione abitativa, registriam­o criticità pure sul fronte del trasporto pubblico — conclude Colombo — Non sono state organizzat­e corse per raggiunger­e il magazzino, obbligando all’uso di una vettura privata con evidenti disagi».

” Colombo (Cgil) I problemi legati all’arrivo del colosso dell’ecommerce erano da affrontare prima

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy