Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
«Eccessi da movida, la repressione non basta»
In teoria, il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica (Cosp) convocato dal prefetto Renato Franceschelli a Palazzo Santo Stefano alle 10,30 di questa mattina, sarebbe dedicato alla tredicesima tappa del Giro d’italia, che venerdì 16 ottobre arriverà a Monselice. Ma in pratica, durante la riunione, non si potrà non affrontare anche il tema dell’emergenza coronavirus e delle nuove misure restrittive contenute nel Dpcm che, proprio oggi, dovrebbe essere emanato dal governo. Tanto più dopo le parole pronunciate l’altro giorno dallo stesso prefetto: «Sabato sera, mi è capitato di passare in piazza dei Signori poco dopo mezzanotte. E francamente mi sono saliti i brividi lungo la schiena. Da certa gente ci vorrebbe un po’ più di sale nella zucca...». Chiaro il riferimento agli eccessi da movida che, soprattutto le sere del mercoledì, venerdì e sabato, continuano a ripetersi all’ombra della Torre dell’orologio. «È vero - ammette il comandante della polizia locale, Lorenzo Fontolan (in foto) - molti giovani insistono nel non rispettare l’obbligo di indossare la mascherina e di mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro. Ma nei loro confronti, da sola, la repressione non basta. Anche perché, sia per i nostri agenti che per quelli di polizia e carabinieri, intervenire in una piazza gremita da oltre duemila ragazzi non è affatto semplice». L’assessore alla Sicurezza, Diego Bonavina, condivide: «Contro l’ignoranza, la maleducazione e l’aggressività di certi giovani la repressione non serve. C’è invece bisogno di un bel percorso di sensibilizzazione che coinvolga pure le famiglie di questi ragazzi». (d.d’a.)