Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Neonato morto in ospedale L’usl decide per l’autopsia

Il piccolo deceduto per aver ingerito meconio. Oggi l’esame sul corpo

- Antonio Andreotti

Un’autopsia interna, d’iniziativa dell’usl. L’ha deciso l’azienda sociosanit­aria polesana per far chiarezza sulla vicenda del neonato deceduto poche ore dopo il parto avvenuto l’altro ieri in ospedale nel capoluogo.

Il bimbo, figlio di un muratore moldavo e di una colf connaziona­le di 24 anni che abitano in Polesine da tempo, è morto per un insufficie­nza respirator­ia dovuta alla cosiddetta «Sindrome da aspirazion­e di meconio».

Il meconio è il materiale fecale contenuto nell’intestino del feto, espulso generalmen­te nelle 24 ore successive al parto. Di rado, purtroppo, accade che il meconio esca mentre il feto è nel grembo. In quel caso il neonato ingerisce liquido amniotico sporco, con conseguenz­e gravi o gravissime per i polmoni e quindi la respirazio­ne.

L’altro ieri il bimbo, nato attorno alle 13.30 con parto naturale dopo che la gravidanza — la prima — non aveva dato problemi alla giovane ormai quasi alla quarantune­sima settimana.

Come spiegato dal direttore sanitario dell’usl 5 «Polesana», Edgardo Contato, «il pediatra prima e poi l’anestesist­a hanno eseguito tutte le manovre del caso, constatand­o la grande sofferenza del neonato che aveva ingerito il meconio. Il bimbo è stato intubato, sottoposto a lavaggi polmonari e ventilato. Fatti anche esami diagnostic­i come l’emogasanal­isi sia sul sangue del feto che del cordone. Attivata anche la Terapia neonatale dell’ospedale di Padova, dove il bimbo è stato trasferito in ambulanza alle 17.45». Ma ormai non c’era più niente da fare e, poco dopo, è sopraggiun­to il decesso.

Secondo Contato «tutte le verifiche interne e la valutazion­e del percorso su come sia stato gestito sono già state compiute. La nostra impression­e è che sia stato fatto tutto quello che si poteva fare. Adesso attendiamo i risultati dell’indagine autoptica che abbiamo richiesto autonomame­nte».

L’autopsia dovrebbe essere eseguita già oggi. Al momento la Procura non ha aperto un fascicolo sull’accaduto. «Siamo vicini alla madre, al padre e a tutta la famiglia — conclude il direttore sanitario dell’usl 5 — anche con l’assistenza che sarà necessaria ai genitori».

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Tragedia al «Santa Maria della Misericord­ia» Il piccolo è poi spirato a Padova

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