Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Mandorlini: «Forza e sacrificio»

Uomini contati in difesa e diversi nuovi arrivati non hanno i 90 minuti nelle gambe

- Dimitri Canello

Operazione vittoria, parte tre. Senza ancora successi all’attivo dopo due giornate, il Padova ci riprova col Mantova questa sera all’euganeo alla terza uscita stagionale. La concorrenz­a fa sul serio, il Modena è a punteggio pieno, il Perugia ha espugnato Arezzo e comincia a carburare, la Triestina ha riscattato il ko all’esordio contro il Matelica, il Südtirol va come un treno.

Mandorlini torna di fronte a microfoni e taccuini dopo l’1-1 di Fano che non ha mandato giù. Si lamenta con forza dell’arbitraggi­o, con un rigore contro che non c’era e un altro negato a Della Latta: «Ero arrabbiato – ammette Mandorlini – ho preferito non venire in sala stampa per evitare di dire cose di cui mi sarei pentito. C’è stato un errore contro di noi grosso come una casa e ancor più netto non ci è stato dato un altro rigore su Della Latta. Dispiace perché a me la squadra era piaciuta ed ero convinto che avremmo meritato la vittoria. Dispiace trovarsi in una situazione come questa perché stiamo lavorando e dovremo continuare a farlo».

Oggi la formazione è un rebus. In difesa gli uomini sono contati, non ci saranno Fazzi, Kresic e Valentini, tutti infortunat­i e pure Pelagatti non è al meglio. Dovrà stringere i denti posizionan­dosi accanto ad Andelkovic, unico centrale che non ha problemi e che è pronto a scendere in campo. Chi, invece, non ha ancora i novanta minuti sulle gambe è Alfredo Bifulco, che probabilme­nte verrà impiegato a gara in corso: «Sta bene – spiega

Mandorlini – ma non ha il ritmo partita, così come non ce l’ha Jelenic. Aveva giocato bene contro l’imolese, poi l’abbiamo tenuto a riposo. Ci sono giocatori come loro due e Saber che avrebbero bisogno di allenarsi piuttosto che di giocare, ma c’è questo turno infrasetti­manale e chiedo un sacrificio a tutti perché cerchiamo di portare a casa questa partita».

Nel Mantova il grande dubbio della vigilia è Michele Vano, nel tentativo di capire se il tecnico Troise lo schiererà dal primo minuto o se lo terrà inizialmen­te in panchina. Il Padova aspetta Felipe Curcio, l’ultimo arrivato da Salerno che era atteso ieri sera in città. Stamattina si capirà se ci sono i tempi tecnici per convocarlo o meno, nella migliore delle ipotesi andrà in panchina: «Sono molto dispiaciut­o – spiega a Tuttosaler­nitana per com’è finita la mia avventura con la maglia granata. Purtroppo sono state fatte delle scelte e a questo punto guardo avanti, ma è brutto ricevere una comunicazi­one del genere a 48 ore dalla fine de mercato,sapendo che potevo dare il mio contributo. Ma andrò comunque a giocare in una grande piazza come Padova e spero che ci toglieremo delle grosse soddisfazi­oni. Non sono un tipo che porta rancore, certamente lascio Salerno a malincuore e con un grande rimpianto: non aver vissuto l’arechi pieno. So che è una grande piazza, che la tifoseria è calorosa e dà una grossa spinta».

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