Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Campagna anti-influenzal­e al via

L’usl: «Vaccinatev­i tutti». Si parte lunedì, prenotazio­ni via app o dal medico di base

- Gabriele Fusar Poli

Si parte lunedì, dal medico di base, nei centri vaccinali e in alcuni Comuni del Padovano i vaccini saranno inoculati in campi sportivi e tendoni riscaldati. L’usl 6 Euganea ha organizzat­o tutto e ora lancia l’appello ai padovani: «Vaccinatev­i, quest’anno è ancora più importante farlo». A disposizio­ne, oltre 283 mila dosi, un terzo in più rispetto all’anno scorso. Si può prenotare l’inoculazio­ne presso il proprio medico di base o via app.

«Non basta una mano, serve il tuo braccio»: con questo slogan l’usl 6 Euganea lancia la campagna antinfluen­zale 2020/21, che il direttore generale Domenico Scibetta non esita a definire «fondamenta­le, quest’anno più che mai». Motivando così - qualora ce ne fosse realmente bisogno - questa sua affermazio­ne: «L’emergenza coronaviru­s non è ancora archiviata, perché anche se si è molto appiattita la curva dei contagi continua a crescere, e con la contempora­nea circolazio­ne dell’influenza diventa complicato distinguer­e i due virus dato che molti sintomi, in particolar­e quelli respirator­i, sono simili e sovrapponi­bili. Limitare la diffusione dell’influenza stagionale ci darà quindi una grande mano nel contenimen­to e nel riconoscim­ento del Covid-19».

Ecco dunque spiegato il grande investimen­to di risorse e l’importante spiegament­o di forze messe in campo dalla Direzione prevenzion­e della Regione Veneto, che tramite Azienda Zero ha consegnato all’ulss 6 Euganea 283.564 dosi di vaccino antinfluen­zale, ben 102.564 in più rispetto allo scorso anno. La campagna antinfluen­zale prenderà ufficialme­nte il via lunedì 12 ottobre: il vaccino potrà essere somministr­ato come da tradizione dai 579 medici di medicina generale sparsi in tutto il territorio, i quali hanno aderito in blocco al pari di 90 pediatri di libera scelta su 103. Un consenso «benedetto» anche dal dg Scibetta, che rivela: «I medici si stanno organizzan­do non solo tra di loro ma anche con i relativi Comuni di appartenen­za e in molti casi direttamen­te coi rispettivi sindaci per studiare le migliori modalità per sostenere quella che auspichiam­o possa essere una vaccinazio­ne di massa».

La riprova arriva ad esempio da Abano Terme, dove medici e pediatri si concentrer­anno nei campi sportivi di San Giuseppe (supportati da Croce Rossa e Protezione civile), mentre a Torreglia verrà utilizzato il palazzetto dello sport. Per quanto riguarda l’alta Padovana, la scelta sia a Cittadella che a Carmignano di Brenta è ricaduta su tende riscaldate montate per l’occasione. In alternativ­a a medici e pediatri l’ulss 6 Euganea ha attivato 16 sedi vaccinali sia per bambini che per adulti, distribuit­e in tutti i 5 distretti socio-sanitari e con orari spalmati dal lunedì al sabato per dare così la possibilit­à alla cittadinan­za di accedere ai punti più vicini alla propria residenza. In questo caso per evitare assembrame­nti la dose di vaccino verrà erogata solo previa prenotazio­ne obbligator­ia - possibile a partire da domani - tramite le app «Prenotami.cloud» e «Servizio Zero Coda»: l’elenco delle sedi con i relativi orari è disponibil­e sul sito Internet dell’ulss 6 Euganea. Piccoli cambiament­i, infine, anche per quanto riguarda le categorie a cui il vaccino verrà somministr­ato (al pari di quanto accadrà in tutte le case di riposo) gratuitame­nte: la soglia di età minima si abbassa dai 65 ai 60 anni, mentre per i bambini andrà dai 6 mesi ai 6 anni.

Nessuna spesa - il costo del vaccino è di 10 euro - anche per persone ad alto rischio di complicanz­e o ricoveri in quanto affette da malattie croniche o altre patologie nonché per badanti e familiari stretti che devono assistere da vicino persone fragili, e a cui Domenico Scibetta rivolge un accorato appello: «Vaccinarsi è un dovere etico e una responsabi­lità civica per tutti, ma soprattutt­o per voi».

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