Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Fantic compra da Yamaha Motori Minarelli
Intesa sullo storico marchio bolognese dei motori: «Sfida per la mobilità elettrica»
Intesa tra Fantic Motor e Yamaha per far sì che entro la fine del 2020, Fantic Motor acquisisca il 100% delle azioni detenuto dall’azienda giapponese in Motori Minarelli, storica casa motociclistica bolognese.
La bolognese Motori Minarelli passa da Yamaha a Fantic Motor. Ed entro l’anno la casa motociclistica di Dosson di Casier sarà il vertice di polo delle due ruote con 300 dipendenti distribuiti negli stabilimenti di Quinto di Treviso, Santa Maria di Sala (Venezia) e Calderara di Reno (Bologna). Lo hanno comunicato ieri la società trevigiana, che fa capo ad una ventina di soci della rete di imprenditori Venetwork, presieduta da Alberto Baban, e Yamaha Motor Europe, che aveva rilevato Minarelli nel 2002. A operazione conclusa Fantic sarà una realtà in grado di fatturare più di 100 milioni e, soprattutto, all’altezza di essere iscritta fra i più blasonati produttori di moto del mondo.
«Non è un’acquisizione fine a se stessa – sottolinea lo stesso Baban - ma un riconoscimento da parte dei big internazionali delle due ruote. L’affidabilità nei motori è un requisito che si costruisce nel tempo; noi lo abbiamo guadagnato in cinque anni acquistando un’azienda che pareva destinata a sparire. Ora abbiamo ambizioni importanti; non è escluso si possa andare sul mercato dei capitali in tempi ragionevolmente brevi. Personalmente spingerò in questa direzione».
Un ulteriore valore dell’operazione è legata alle collaborazioni di lunga data fra Yamaha e Fantic sulla produzione di motori. Rapporto che non verrà meno con il passaggio di Minarelli, che potrà continuare a fornire, si legge nella nota ufficiale, «motori e supporto ai clienti Original Equipment Manufacturer (Oem), rimanendo posizionata per sviluppare nuovi settori di business, ampliare la sua attività e la sua offerta, entro il quadro produttivo di Fantic e nel pieno rispetto della sua identità». In altri termini, Minarelli sarà ancora fornitore di Yamaha, entro un perimetro di accordi che permetteranno «una transizione fluida verso il nuovo business plan».
I termini dell’accordo di cessione da parte di Yamaha, più nel dettaglio, assicureranno a Fantic Motor una continuità nella collaborazione già in essere con la fornitura di motorizzazioni Minarelli a Yamaha per la sua unità produttiva Mbk (Motobècane) in Francia. Intanto i sindacati i bolognesi hanno chiesto un confronto con i vertici di Fantic: si terrà domani in Confindustria Emilia. Per Fiom e Fim il passaggio di proprietà «è una notizia che riconosce in primis le competenze tecniche nel sito bolognese. È positivo che questo storico marchio ritorni di proprietà italiana ed auspichiamo che la nuova proprietà, a sua volta un brand che ha fatto la storia del motociclismo, sia volano di sviluppo sia per i prodotti che per la tecnologia affrontando anche la sfida della mobilità elettrica».
Fantic opera oggi con oltre 120 addetti ripartiti in due siti produttivi, con a fianco un importante rete di fornitori nazionali e internazionali per la componentistica di moto e bici. Dall’ingresso di Venetwork la casa trevigiana è passata dai 4,5 milioni di fatturato del 2015 ai 40 del 2019, con una ripartizione dei ricavi abbastanza equamente ripartita fra un 30% per le moto fuoristrada, una quota analoga per la linea Caballero e per un 40% nella produzione di biciclette e mountain bike elettriche. Il banco di prova della tecnologia poi trasferita sui modelli destinati al mercato per Fantic è il mondo delle competizioni. Modelli fabbricati in Veneto sono quelli che hanno consentito la recente vittoria nel Campionato italiano motocross 125, nel Campionato italiano Mountain bike elettriche e l’attuale leadership nei Campionati mondiali ed europei di Enduro e Motocross, sempre nella classe 125.
La prospettiva Baban: «In cinque anni bruciate le tappe Affidabilità riconosciuta dai big internazionali»